MESSINA
In un clima di tristezza infinita, si sono svolti i funerali di Francesco e Raniero
di Domenica Timpano
Non
è facile parlare di un evento così lacerante, non è facile esprimere parole di
conforto per i genitori che in un baleno hanno perso un tesoro inestimabile
custodito per dieci e tredici anni, non è facile rassegnarsi, prendere atto che
Francesco e Raniero non ci sono più, che non avranno un futuro, perché un
destino avverso li ha traditi. Nonostante la morte abbia mietuto due anime
innocenti, ancora all’alba della vita, ho sentito qualcuno mormorare che la
vita continua. Avvolta dai pensieri tristi che mi hanno accompagnata in questi
giorni, mi sono chiesta se è possibile che la vita continui dopo tanto strazio,
mi sono chiesta come potranno affrontare il futuro i genitori e i fratellini atterrati
da questo evento straordinario, gli amici e i compagni di classe, a cosa
potranno fare appello per sopravvivere.
Partecipando
ai funerali, oggi a Piazza Duomo, dove tanta gente commossa ha voluto rendere l’estremo
saluto ai due bambini, il dolore aspro che sentivo dentro di me e il senso di
rivolta per la sorte toccata loro, che non mi hanno fatto dormire la notte, si
sono piano piano leniti assieme alle lacrime che hanno rigato i miei occhi. L’omelia
dell’arcivescovo, monsignor Accolla, le testimonianze di affetto reso da
parenti e amici, il dolore sincero espresso da tutta la Città, hanno messo in
evidenza il valore dell’amore, sentimento unico e prezioso che può aiutare a
ricominciare, anche se il percorso sarà ispido e doloroso, può aiutare a
credere che la vita è un soffio, un bene che ci è stato donato ma che non ci
appartiene, che altre mete ci aspettano dove tutto sarà più lieve. Sarebbe davvero
triste e inaccettabile, se tutto si consumasse qui. Solo allora, il dolore sarebbe
inconsolabile e distruttivo. La redazione tutta di “FiloDirettoNews” si unisce
nella preghiera ai genitori e porge tante carezze e baci a Francesco e Raniero.
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