La Giornata
Internazionale della Donna, comunemente, definita Festa della Donna, viene celebrata
l’8 marzo di ogni anno, data in cui le operaie della fabbrica tessile Cotton, nel 1908, scioperarono per le
condizioni invivibili e pessime in cui erano costrette a lavorare. Dopo alcuni
giorni il proprietario, Mr Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per
impedire l’uscita delle operaie, perché non voleva riconoscere loro i diritti
per cui protestavano, e appiccò un incendio all’interno: le donne rimasero
senza via di scampo e ben 129 di loro morirono arse dalle fiamme. Rosa
Luxemburgo, in seguito a questa data, propose l’8 marzo come giornata di lotta
internazionale a favore delle donne, proprio per commemorare questa terribile
tragedia che aveva, come unico scopo, quello di ricordare le operaie defunte
nell’incendio della fabbrica.
Quindi, una giornata che intende richiamare alla
memoria sia quelle conquiste sociali, politiche ed economiche apportate dalle
donne, ma, anche quelle discriminazioni e violenze a cui sono, ancora oggi,
sottoposte o fatte oggetto in molte parti del mondo. Nel corso degli anni la
ricorrenza, ahimè, sta perdendo, in molti paesi, l’originario significato di
lotta e di protesta per assumere, purtroppo, una connotazione di “mero”
carattere commerciale. Facciamo in modo che questa giornata sia all’insegna
della serenità, ma che lo sia, anche, per tutti i giorni dell’anno e che non
rivesta, solamente, un significato.. “distorto”! Vorrei concludere queste poche
righe con le parole di una Grande Donna dal Cuore Grande.
“Il giorno più
bello? Oggi
L’ostacolo più
grande? La paura
La cosa più
facile? Sbagliarsi
L’errore più
grande? Rinunciare
La radice di
tutti i mali? L’egoismo
La distrazione
migliore? Il lavoro
La sconfitta
peggiore? Lo scoraggiamento
I migliori
professionisti? I bambini
l primo bisogno?
Comunicare
La felicità più
grande? Essere utili agli altri
Il mistero più
grande? La morte
Il difetto
peggiore? Il malumore
La persona più
pericolosa? Quella che mente
Il sentimento
più brutto? Il rancore
Il regalo più
bello? Il perdono
Quello
indispensabile? La famiglia
La rotta
migliore? La via giusta
La sensazione
più piacevole? La pace interiore
L’accoglienza
migliore? Il sorriso
La miglior
medicina? L’ottimismo
La soddisfazione
più grande? Il dovere compiuto
La forza più
grande? La fede
La cosa più
bella del mondo? L’amore...”.
Madre Maria
Teresa di Calcutta (1910-1997)