FONDAZIONE ANTONIO PRESTI – FIUMARA D’ARTE
Solstizio d’estate – Piramide 38° parallelo, “La potenza del silenzio”
di Redazione
Il
Rito della Luce, quest’anno, non si farà: il presidente della Fondazione “Fiumara
d’Arte”, Antonio Presti, chiede di rispettare questo suo sentimento. “Un tempo interiore ci accompagna, un tempo
intimo ci richiama alla semina dell’utopia
con un vigore rinnovato. Un tempo per aggiungere e un tempo per togliere. E quel percorso del Rito della Luce, ai piedi della
‘Piramide – 38° parallelo’, che ci ha
illuminato in questi anni – nutrendoci di un fuoco primordiale ed eterno – oggi,
si nutre di un’altra necessità: la Responsabilità del Silenzio. É un
bisogno antico e urgente, insieme materno e universale.
Il paradigma emotivo di una mia irrinunciabile ricerca di Luce, densa dell’umanità
di un lutto che, comunque, si fa
canto”. Antonio Presti precisa: “Il
silenzio non è assenza o vuoto, ma ascolto universale. E sente la necessità di
ricostituire una pace violata, in nome di quella Libertà che ha contraddistinto
tutta la vita della storia di Fiumara d’Arte”.“La recente scomparsa di mia Madre e degli
artisti Mauro Staccioli, autore dell’opera ‘Piramide – 38° Parallelo’, e di
Hidetoshi Nagasawa, noto per aver realizzato ‘Stanza di Barca d’Oro’ nella
Fiumara d’Arte, sono una grande ferita che ha sconvolto il mio cuore. Poi,
successivamente, la negazione delle Rocce e la violazione del Parco di Fiumara
d’Arte per mano delinquenziale e mafiosa, arrivata anche sui lavori di restauro
del Parco Fiumara d’Arte, hanno contribuito ulteriormente ad intralciare il
cammino della Bellezza, mortificandolo e offendendolo”.
Ritorna
quel bisogno di dimenticare “tutto l’avido cieco mondo delle umane
ristrettezze. Dalle viscere della stanza di Barca D’oro, chiusa per cento anni,
alla trascendenza della Piramide, è maturato adesso il tempo della
Rigenerazione, probabilmente in un “altrove” inedito del tacere significante –
sottolinea Presti – quel filo d’oro costruito con l’onestà del nostro sogno di
Bellezza e Conoscenza non può spezzarsi e non si spezzerà. “Il Rito siamo noi, ogni giorno, laddove
seminiamo il germe dell’Utopia. Lì, dove nessuna energia si disperde, dove non
ci può essere più occasione mancante, ma sempre il suo seminare fecondo.
Laddove si perpetua e regna la capacità del dono e del donare. Perché la
Bellezza è un diritto universale e non può esserci macigno tanto grave sul
cuore che possa frenare il sogno, lo stupore, la meraviglia”. Il rito alla
Piramide quest’anno non si farà: “Vi
chiedo di rinunciare insieme a me,
rispettando e sostenendo questo sentimento di assordante rinuncia. Certamente
nei giorni prossimi al solstizio d’estate
– dal 21 al 24 giugno – la Piramide sarà aperta al pubblico dalle ore 10.00
alle 20.00 e sarà visitabile liberamente: quello è un luogo dell’Umanità”.
La
Fondazione e il presidente auspicano che nel prossimo futuro ci si possa
incontrare laddove la semina è più urgente: per le strade, nelle scuole, negli
ospedali, nelle biblioteche, nelle periferie, e di ritrovarci sempre “guerrieri
di luce” in quei luoghi di mancamento dove è tempo di restituire la Bellezza
grazie al rito di rinascita che ci ha insegnato il “Sole”. “Con lo stupore si inizia e anche con lo
stupore si termina – conclude Presti – e, tuttavia, non è un cammino vano...
Auguriamoci gioiosi, con rinnovata limpidezza, una tenace Restituzione estetica
ed etica ‘al Sol dell’Utopia’”.
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