Sono
729 le Strutture Residenziali (SR) pubbliche o convenzionate deputate alla cura
e all’assistenza delle demenze censite sul territorio italiano. I dati sono
aggiornati al 15 settembre 2017 e tuttora in corso di aggiornamento. In base ai
dati della mappa online, che ha l’obiettivo di identificare le 2052 strutture
presenti sul territorio e che è il frutto di un progetto finanziato dal Centro
di Prevenzione e Controllo delle malattie del Ministero della Salute e affidato
all’Istituto nell’ambito del Piano Nazionale Demenze, resta ampia la forbice
tra Nord e Sud nell’offerta dei servizi.Al
Nord, sono presenti il 51% delle strutture segnalate, al centro il 35% e al Sud
e Isole il 14%. L’analisi delle caratteristiche delle SR rispondenti indica che
il 48% sono private convenzionate/a contratto; il 49% delle SR ha nuclei
dedicati alle demenze mentre nel 44% dei casi le persone con demenza usufruiscono
di posti letto in stanze con persone affette da altre patologie.
“In Italia si stima circa un milione di
persone colpite da demenza e tre milioni di familiari che vivono con loro –
afferma Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità –. L’aumento
dell’età media non ci permette di sottovalutare questa che è una sfida per la
sanità del futuro sulla quale si giocano anche temi economici, sociali e di
grande rilevanza etica. Uno strumento questo che è senz’altro una bussola per
orientarci a comprendere la direzione in cui può viaggiare un sistema di cure e
assistenza sostenibili”.
“Oggi, grazie alla collaborazione con le
Regioni – afferma Nicola Vanacore, ricercatore del Centro Nazionale
Prevenzione e Promozione della Salute dell’ISS e responsabile del progetto – possiamo, finalmente, disporre in Italia di
uno strumento, quale la mappa online (nata per identificare le strutture), che
se utilizzato in tutte le sue potenzialità, può consentire di migliorare sia la
programmazione dei servizi dedicati alle demenze sia la qualità dell’assistenza
ai pazienti e i familiari, perseguendo un tema cruciale per il sistema
socio-sanitario pubblico quale quello dell’appropriatezza”.
Al
2015, sono state rilevate 46 milioni di persone con una diagnosi di demenza in
tutto il mondo, al 2050 questo numero è destinato a salire a 131,5milioni. Queste le stime secondo il World Alzheimer Report
2015: The Global Impact of Dementia. Il maggior incremento è
previsto nei paesi in via di sviluppo dove mancano risorse economiche e
strumenti per poter sostenere da un punto di vista diagnostico e terapeutico
tali patologie. Le demenze rappresentano una priorità di sanità pubblica. L’Organizzazione
Mondiale della Sanità a maggio 2017 ha presentato il Piano Mondiale delle
Demenze. Dal 2014 l’Italia si è dotata del Piano Nazionale Demenze (PND) che ha
ridenominato le Unità di Valutazione Alzheimer (UVA) come “Centri per Disturbi
Cognitivi e Demenze (CDCD)” e ha sottolineato la necessità di organizzarli
insieme agli altri Servizi sanitari e socio-sanitari, nella logica della
gestione integrata e della costruzione di percorsi assistenziali dedicati.