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 lunedì 5 marzo 2012

QUARTIERI – MESSINA

RANDAGISMO – UNA VERA PIAGA SOCIALE

di Giovanni Tomasello


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Nel corso della seduta della quarta commissione del V quartiere dello scorso 10 febbraio, presieduta dal vice coordinatore e consigliere Aldo La Bruna, è stata approvata, ad unanimità dei presenti, una delibera fatta propria dall’intero consiglio che, nel rispetto della sentenza della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti del Lazio (parere n° 142/2011), ha dato una nuova interpretazione dell’articolo 208 del Codice della Strada sulla sicurezza stradale.

Per effetto di questa norma, il comune deve devolvere, almeno il 50% degli introiti derivanti dalle multe, ad una serie di iniziative volte a garantire la sicurezza, nelle pubbliche vie, dei cittadini.

Il principio fondamentale, ad avviso della Corte dei Conti, è quello per cui chi è proprietario di un bene, quale può essere una strada (in questo caso il comune stesso), deve essere responsabile della sua corretta fruizione. Il consiglio del V quartiere, su input del consigliere La Bruna, nel rispetto di questa sentenza, ha proposto di devolvere la suddetta parte degli introiti delle multe a garanzia della sicurezza dei pedoni dalla presenza improvvisa di cani randagi che dovrebbero trovare protezione e ricovero in appositi ambiti a tutela della loro stessa esistenza e incolumità.

Ecco, una delibera che ricalca la sentenza della Corte dei Conti e che, per la prima volta a Messina, tiene conto non soltanto della sicurezza dei cittadini, in particolare delle fasce deboli della popolazione (bambini e anziani), ma garantisce una sistemazione doverosa agli stessi animali che arrecherebbero, qualora rimanessero liberi per strada, danni fisici a chi si trova nelle pubbliche vie.

A tal proposito il consigliere La Bruna ci ricorda che “a Messina e, nello specifico, a Faro Superiore, esiste uno spazio da destinare al cosiddetto ‘canile sanitario’ che non è la stessa cosa di un semplice canile comunale, ma una sorta di ricovero per cani randagi che andrebbero rifocillati e curati in attesa di essere donati a chi ne farebbe richiesta. Il progetto è fermo presso l’‘Ufficio Programmi Complessi’ del nostro comune in attesa di ricevere il parere d’impatto ambientale da parte della Regione”.

Un’iniziativa che ci auguriamo possa dare, al più presto, i suoi frutti e che è segno d’amore disinteressato per la nostra città, a dimostrazione che i consigli circoscrizionali non affrontano, soltanto, le emergenze, ma pensano al bene di una comunità che deve ritrovare il senso civico perduto.


 


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