MESSINA
Esercito e scuola testimoniano la “Grande Guerra”
di Redazione
Nell’ambito
delle iniziative per la commemorazione del Centenario della fine della Grande
Guerra, il Comando Militare Esercito “Sicilia” e la Brigata Meccanizzata “Aosta”,
promuovono in Sicilia la mostra itinerante denominata “La Sicilia nella Grande
Guerra”. Saranno 200 tra pannelli illustrativi e opere realizzate da una
selezionata rappresentanza di istituti scolastici (scuole medie inferiori e
scuole d’arte, in ragione di tre per ogni provincia) e afferenti a 14 temi di
ordine sociale, culturale, economico, relativi al periodo bellico, che saranno
esposti durante le 9 tappe nei capoluoghi di provincia siciliani. Il progetto,
già ampiamente condiviso con le principali istituzioni in ambito regionale,
parte da Messina, storica sede della Grande Unità dell’Esercito, e si
concluderà a novembre a Palermo. La tappa inaugurale sarà allestita presso il
sacrario militare di “Cristo Re” di Messina con una mostra di cimeli della Grande
Guerra che aprirà il giorno 22 maggio e sarà fruibile alla cittadinanza dalle
ore 9.00 alle 13.00 e dalle ore 16.30 alle 19.30 fino al 24 maggio con ingresso
libero.
Mercoledì
23 maggio, presso il Teatro Vittorio Emanuele II, con inizio alle ore 20.00 e
alla presenza del prefetto di Messina, dott.ssa Maria Carmela Librizzi, del comandante
della Brigata Meccanizzata “Aosta”, generale di Brigata Marco Buscemi, e di
autorità civili e militari della Città, si terrà un “Concerto Interforze dei
Complessi Bandistici Militari” aperto a tutta la cittadinanza, presentato dall’avvocato
Silvana Paratore, che vedrà l’esibizione della Banda della Brigata Meccanizzata
“Aosta”, della Fanfara del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia” e della Fanfara
del 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani. Le manifestazioni proseguiranno il
giorno 24 maggio, alle ore 10.00, con una conferenza presso il Tempio Votivo di
“Cristo Re”, moderata dall’avvocato Silvana Paratore, che avrà come relatori il
professor Luigi Chiara, dell’Università degli Studi di Messina, e il professor
Enzo Caruso, direttore del Parco-Museo Forte Cavalli.
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