Il visitatore è, quindi, portato a confrontarsi su tre piani interattivi alla lettura della stessa immagine. Il primo piano è quello introspettivo e con ciò che di intimo l’immagine gli evoca. Il secondo è nel confronto con l’autrice, attraverso la lettura della metafora o allegoria che lei ha colto nel fermare lo scatto. Il terzo è quello che mette in relazione con il punto di vista di altri visitatori accanto, più o meno sconosciuti. Questo terzo piano è quello che sottolinea, ulteriormente, il valore socialmente rivoluzionario del progetto dell’artista, Tiziana Calabrò, che vuole riportare l’attenzione del visitatore ad avere il coraggio e la voglia di rimettersi in gioco, attraverso emozioni innegabili e incontestabili. Perché la realtà non esiste, in quanto tale, ma secondo la visione personale. Scatti e versi scritti ad hoc su ogni foto rimettono su una giostra di emozioni, ricordi, fantasie, spunti, riflessioni e ogni visitatore ne esce divertito, appassionato ed emozionato.