MESSINA
Festeggiamenti in onore della SS. Annunziata con mons. Santo Rocco Gangemi
di Laura Simoncini
Nell’antica
Chiesa dei Catalani, si sono conclusi i festeggiamenti in onore della SS.
Annunziata. La solenne celebrazione eucaristica è stata presieduta da mons.
Santo Rocco Gangemi, arcivescovo titolare di Umbriatico e nunzio apostolico in
Guinea e Mali, il quale ha sottolineato i caratteri più salienti dell’Annunciazione
del Signore alla Vergine Maria. Un evento storico per la Chiesa dei Catalani,
perché dopo lungo tempo un arcivescovo ha celebrato la Santa Messa nel giorno
dedicato all’Annunciazione, che s’inquadra nel ricordo del 25ennale della
ricostituzione dell’Arciconfraternita, guidata dal governatore Marco Grassi. La
liturgia è stata animata dalla corale polifonica “Giovanni Pierluigi da
Palestrina”, diretta da Maestro Dario Pino. Alla solenne celebrazione, sono
intervenute diverse confraternite della città e alcuni componenti del Centro
interconfraternale diocesano. Presente una rappresentanza dell’Ordine Equestre
del Santo Sepolcro, del Centro di Aiuto alla Vita e dell’“UCSI” Messina.
Al
termine della messa, l’arcivescovo Gangemi, visti i particolari meriti e lo
stretto legame con la sua Città, è stato nominato confrate onorario dal
governatore Grassi che gli ha consegnato il medaglione argenteo, simbolo di
appartenenza al sodalizio. Nominato confrate onorario anche mons. Giò Tavilla,
parroco di Santa Caterina, per gli antichi vincoli di appartenenza all’arciconfraternita
(il papà Salvatore era componente del sodalizio) e nel corso della celebrazione
sono stati ricordati anche i 25 anni dall’investitura a consorella di Angela
Ristagno. Nei giorni che hanno preceduto la solenne celebrazione, si è svolto
il triduo con la partecipazione di vari sacerdoti e confraternite, l’ultimo dei
quali è stato presieduto dal cappellano mons. Giuseppe La Speme e scandito dalla
suggestiva cerimonia di investitura dei nuovi confrati Tommaso Fulco e Rosaria
Baeli, ai quali il governatore e il cappellano hanno consegnato il saio
penitenziale, il cordone e il medaglione.
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