MALTA
La Grande Festa
di Fra Mario Attard
Sabato
7 aprile, a La Valletta si è fatta la prima celebrazione della il-Festa l-Kbira
(La Grande Festa). Una marea di gente ha riempito le strade della capitale
maltese per questa bellissima celebrazione. In questo evento mai visto dalla
città dei cavalieri, quattro feste e due società musicali si sono unite insieme
per inondare le strade di La Valletta con la musica e l’allegria. La
celebrazione è stata ambientata attorno ai rituali cattolici con cui le feste
dei santi si celebrano all’Isola di Paolo. Il pubblico aveva la favolosa
opportunità di godere le processioni tradizionali che si fanno in ogni città e
villaggio maltese durante le feste dei santi patroni. Questa festa fu nominata
il-Festa l-Kbira, (La Grande Festa), proprio perché si sono portati in
processione le quattro statue titolari de La Valletta, la stutua di San Paolo
Naufrago, San Domenico, La Madonna delle Carmine e Sant’Agostino. Dunque, per l’evento
erano presenti le tre parrocchie di La Valletta, ossia la parrocchia di San
Paolo Naufrago, la parrocchia di Sant’Agostino e la parrocchia di Porto Salvo e
San Domenico, insieme con la partecipazione del santuario della Madonna delle
Carmine. Le due società bandistiche che hanno partecipato a questa
manifestazione singolare erano la Società Filarmonica Nazionale “La Valette” e
La Società Filarmonica “King’s Own”.
Il
4 aprile ha visto la consacrazione della Chiesa e l’inaugurazione del nuovo
pavimento interno alla Basilica della Madonna delle Carimine. Nella sua omelia,
per l’occasione, l’arcivescovo di Malta, mons. Charles J. Scicluna, ha
sottolineato che questo posto di culto, dedicato alla Madonna delle Carmine e
tanto caro a noi maltesi e gozitani, è una memoria viva che Dio è con noi. Ulteriormente,
il venerdì 6 aprile ha visto la partecipazione congiunta delle Società
Filarmonice de “La Valette” e “King’s Own”. Infatti, entrambe le società hanno
suonato per le strade de La Valletta fino alla Piazza. Poi, nel medesimo posto,
tutte le due società hanno eseguito un concerto congiunto di un programma
musicale di 40 minuti ciascuna. Il 7 aprile, ci sono state varie attività
intorno a La Valletta e Senglea, includendo, ovviamente, la famosa Regata per
la Jum il-Ħelsien (Festa della Liberazione) svoltasi nel Port il-Kbir (Il Porto
Grande) con il saluto con la batteria dei fucili nella Barrakka Superiore, che
è stato organizzato dalla Fondazione Wirt Artna (L’Eredità della Nostra
Patria). Nel pomeriggio, è avvenuta la presentazione dello scudo della Regata e
i premi per Valletta 2018.
Celebrata
la Messa preseduta dall’arcivescovo Scicluna nelle quattro chiese che ospitano
le quattro statue, esse sono state poi condotte in processione con le bande
musicali. La Grande Festa mi fa ricordare le preziosissime parole che San Giovanni
Paolo II rivolse ai noi maltesi nella sua omelia della Santa Messa e beatificazione
di tre servi di Dio maltesi, il mercoledì 9 maggio 2001: “Vi esorto, dunque, a
prendervi cura delle vostre tradizioni di pietà, purificandole dove necessario
e rafforzandole con una catechesi e
un’istruzione sane (n. 4)”.
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