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 lunedì 9 aprile 2018

MALTA

La Madonna della Grotta a Rabat

di Fra Mario Attard


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Nella bellissima Chiesa di San Domenico, a Rabat (Malta), nella sua cripta, c’è l’immagine della Madonna della Grotta. La storia di questa grotta è antica. Infatti, risale al 1400 quando la Madonna apparve a un cacciatore in una grotta a poco più di un chilometro a sud della Città di Mdina. I fedeli cominciarono a visitare la grotta e a pregare davanti a un quadro che rappresentava la Madonna della Grotta. Nel 1450, tre frati domenicani vennero a Malta e, proprio nella cripta dove prima appariva la Madonna, fondarono la prima casa dell’Ordine dei Frati Predicatori a Malta. Nel 1505, i domenicani completarono la costruzione della chiesa e del convento che dedicarono alla Madonna della Grotta. Più tardi, siccome il dipinto della Madonna che stava nella grotta era molto danneggiato, lo sostituirono con un’immagine marmorea della Vergine con gli occhi teneramente fissi su suo figlio Gesù che lo tiene tra le sue braccia.

Nel suo libro, intitolato “Descittione” di Malta, scritto nel 1647, lo storico Gian Franġisk Abela scrisse così: “…la cripta della Madonna della Grotta è stata sempre curata con grande devozione e amore dai nostri antenati, così si fa anche ai nostri giorni e così sarà anche nel futuro”. Verso il 1900, la cripta fu interamente rivestita di marmo e adornata con sette medaglioni intarsiati con marmi di vari colori e con due angeli scolpiti anch’essi nel marmo. Il 23 ottobre 1924, i frati domenicani della comunità di Rabat hanno dato inizio a una petizione chiedendo che l’immagine della Madonna della Grotta fosse solennemente incoronata. Difatti, l’incoronazione avvenne il 2 giugno 1957 nella piazza di fronte alla cattedrale di Mdina, in una cerimonia presieduta dall’arcivescovo di allora, mons. Michele Gonzi, assistito da mons. Giuseppe Pace, vescovo dell’isola sorella di Malta, Gozo, e anche da mons. Emmanuele Galea, vescovo ausiliare di Malta.

Questa incoronazione solenne diede inizio a commemorazioni annuali in cui l’immagine incoronata della Madonna della Grotta era portata in processione per le strade di Rabat. A causa dei danni subiti in passato e per evitare nuovi danni, nel 1982, i frati domenicani cominciarono a usare, durante le processioni, una replica dell’immagine della Madonna fatta di marmo. Dopo la festa del 1999, la replica dell’immagine della Madonna della Grotta rimase per qualche giorno in più nella chiesa, su un piedistallo di legno adornato di una grande raggiera. Il 6 maggio, la replica ha pianto sangue dall’occhio destro. Il giorno dopo, il 7 maggio, ha pianto lacrime di sangue dall’occhio sinistro. Gli esami scientifici effettuati hanno confermato che il liquido rosso era sangue umano. Ulteriori analisi dettagliate hanno confermato questi risultati scientifici.

Nel mese di dicembre 2003, mons. Giuseppe Mercieca, arcivescovo di Malta, ha autorizzato la Provincia dei domenicani maltesi di presentare alla venerazione dei fedeli l’immagine della Madonna della Grotta sulla quale erano comparse le lacrime di sangue. L’aria di grandissima pace e speranza che si respira lì, nella presenza della Madonna della Grotta, mi fa ricordare il bell’insegnamento che fece Papa Francesco su La Speranza cristiana. La Madre della Speranza, esattamente nel 10 maggio 2017: In questa disposizione c’è un ritaglio bellissimo della psicologia di Maria: non è una donna che si deprime davanti alle incertezze della vita, specialmente quando nulla sembra andare per il verso giusto. Non è nemmeno una donna che protesta con violenza, che inveisce contro il destino della vita che ci rivela spesso un volto ostile. È, invece, una donna che ascolta: non dimenticatevi che c’è sempre un grande rapporto tra la speranza e l’ascolto, e Maria è una donna che ascolta. Maria accoglie l’esistenza, così come essa si consegna a noi, con i suoi giorni felici, ma anche con le sue tragedie che mai vorremmo avere incrociato. Fino alla notte suprema di Maria, quando il suo Figlio è inchiodato al legno della croce.

In questo luogo silenzioso di preghiera, si può visitare la Madonna, e, ispirato dal suo ascolto e speranza, si può anche scrivere la sua preghiera personale alla Madre di Dio. Tanti si inginocchiano davanti all’immagine miracolosa di Maria e fanno, con un cuore pieno di fede e speranza, questa bellissima preghiera alla Madonna della Grotta con le loro intenzioni: “O amabilissima Madonna della Grotta nessuno ha mai fatto ricorso alla tua protezione, chiesto il tuo aiuto, cercato la tua intercessione ed è rimasto deluso. Pertanto, io ti chiedo umilmente concedermi la grazia. Concedimi anche la grazia di essere preservato da ogni male. O Madre purissima, ti chiedo soprattutto di ottenermi la grazia di rimanere sempre fedele alla volontà di Dio, di godere sempre della sua benedizione sulla terra e di ottenere l’eterna compagnia dei suoi santi in paradiso. Amen. Quando il Signore ti porterà all’Isola apostolica di Malta, visita la Madonna della Grotta a Rabat!”.


 


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