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 giovedì 15 marzo 2018

L’INTERVISTA

Incontro con Natale Munaò

di Giovanni Tomasello


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I primi mesi dell’anno, come sappiamo, sono sempre contrassegnati dal Festival della canzone italiana di Sanremo, le cui canzoni ci accompagnano per alcuni mesi durante l’anno, specialmente nelle radio. E proprio di radio, di musica, di canzoni e altro abbiamo deciso di parlare con una delle voci più conosciute della radiofonia messinese, speaker ufficiale del Messina calcio, fino alla gestione prima di Sciotto, noto anche per aver prestato la voce ad alcune pubblicità trasmesse dalle principali radio e tv locali. Stiamo parlando di Natale Munaò che, recentemente, ha vinto per il secondo anno consecutivo come lui stesso ci spiegherà, una nota kermesse musicale rappresentata a Napoli, dal titolo “Italia in …canto”. Gli abbiamo rivolto alcune domande.

Ci descriva la sua figura artistica.

Nasco artisticamente nelle radio, le prime radio libere di Messina nel periodo 1977/’78. La mia prima radio, che non dimenticherò mai, è stata ‘Radio Valle’ a Valle degli Angeli, poi venne ‘Messina Onde Radio’, ‘Radio Messina Uno Special’, ‘Antenna dello Stretto’ e poi la collaborazione con le televisioni, come voce delle pubblicità. Ho fatto anche qualcosa a livello nazionale sempre nel mondo delle radio. E poi, per caso, è arrivato il canto. Ho iniziato con il piano bar in occasione di una Festa della Donna nel 1997. Nel 1998, divenni speaker del ‘Messina Calcio’ durante la gestione del presidente Aliotta fino ad arrivare alla serie A”.

Ma questa passione per il canto come mai non l’ha coltivata al punto di sfondare a livello nazionale viste le sue notevoli doti canore?

Diciamo che mi sono avvicinato al canto abbastanza tardi. Il lavoro e la famiglia non mi lasciavano molto tempo per dedicarmi pienamente. Ho scelto di fare serate, di cantare durante i matrimoni, piano bar, e poi ho partecipato ad alcuni concorsi canori, come le ultime due edizioni di ‘Italia in…canto’. È una manifestazione nazionale dedicata agli over 50. Ben organizzata e professionale, si partecipa grazie a delle selezioni che vengono fatte in tutta Italia. Poi, si arriva a una semifinale che si svolge a Roma dalla quale vengono scelti i 22 cantanti finalisti che si esibiranno nel prestigioso Teatro del Mediterraneo a Napoli, famoso per aver ospitato il Festival della Canzone Napoletana. La giuria è sempre composta da grandi personaggi della musica e dello spettacolo e dal pubblico presente (oltre mille spettatori); quest’anno, la giuria era composta da Silvia Mezzanotte, Enrica Bonaccorti e Peppino Di Capri. Lo scorso anno, in giuria c’erano Rossana Casale, Orietta Berti, Fausto Leali. La conduzione è affidata al direttore artistico Maurizio Merolla che, nella penultima edizione, è stato affiancato da Veronica Maio e, quest’anno, da Serena Magnanensi. ‘Italia in…canto’ è come un Sanremo dedicato agli over 50 che si esibiscono accompagnati da una orchestra diretta dal Maestro Gaetano Raiola. La scorsa edizione vinsi cantando ‘Grande Amore’ e, quest’anno, partecipando in coppia con una cantante di Parma, Gabriella Bellocchio, vincendo per il secondo anno consecutivo con la canzone ‘Vivo per lei’”.

Ci descriva la sua passione per il Messina calcio.

Tutto nacque per caso. Durante la gestione Aliotta, mi venne chiesto se volevo fare lo speaker e mantenni questo ruolo fino alla serie A 2005/2006 per terminare prima della gestione Sciotto”.

Ritorniamo un attimo alle radio. Che differenza, c’è secondo lei, tra le prime radio libere e quelle di adesso? Allora, andava molto di moda la disco music.

Difatti, e rimase in voga fino agli anni novanta. Allora, c’era il fascino del vinile, poi giunse il cd, adesso si scarica tutto con un clic. Negli anni ’70, fummo dei pionieri c’era più emozione. Ho pensato anche di incidere dei dischi. Ma adesso non ha più senso. Ci ho provato nei primi anni 2000 con un cd intitolato ‘A modo mio’”.

Cosa c’è nel futuro di Natale Munaò?

Ma chi lo sa? Sicuramente continuerò a cantare, a presentare le mie serate di moda e spettacolo e sfilate di Miss. Credo di aver avuto molte soddisfazioni nella mia Città e anche misurarmi come nel caso di ‘Italia in…canto’, con cantanti bravissimi, provenienti da tutta Italia e riuscendo per due edizioni consecutive a vincere, devo dire che mi ha davvero fatto enorme piacere farmi apprezzare anche fuori dai confini della mia Città e mi ha davvero inorgoglito. Specialmente poi, se a giudicarti sono delle giurie qualificate, insieme al pubblico. Certo vivere di musica sarebbe stato il mio sogno. Amo molto cantare, vivere sul palco. L’unica cosa che non sono mai riuscito a fare è recitare”.

Facciamo le congratulazioni al cantante Natale Munaò per essersi confermato in questa manifestazione nazionale di grande richiamo e gli auguriamo ancora mille successi.


 


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