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 sabato 3 marzo 2018

MALTA

Id-Dar tal-Providenza, la casa dell’accoglienza

di Fra Mario Attard


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Ai confini di Siġġiewi, una Città nella parte meridionale di Malta, troviamo Id-Dar tal-Providenza (La Casa della Providenza). Fu fondata da mons. Mikiel Azzopardi, nel 1965, con l’obiettivo preciso di offrire un’ambiente famigliare per le persone con disabilità che, per una ragione o l’altra, non potevano continuare a vivere con la propria famiglia. Durante questi anni, questo servizio aureo è stato reso possibile solo grazie al continuo supporto di maltesi e gozitani, attraverso un aiuto volontario e anche finanziario. Oggi, Id-Dar tal-Provvidenza è composta da otto residenze: Villa Monsinjur Gonzi, Villa Papa Ġiovanni e Villa Papa Luciani, così come cinque piccole case, nelle Città di Birkirkara, Qawra, Siġġiewi, Żurrieq e ora, dal 2018, anche a Balluta.

Al momento, Id-Dar tal-Provvidenza ospita circa centocinquanta residenti la cui età varia dai sei a oltre ottant’anni. Alcuni dei residenti frequentano Centri di Risorse o Centri di Formazione per gli Adulti mentre altri svolgono lavori all’interno della Casa o lavorano nel settore privato. Essi partecipano anche a varie attività in un ambiente inclusivo al di fuori della Casa. Le spese di gestione annuali di Id-Dar tal-Provvidenza ammontano a circa quattro milioni e trecentomila euro. Il direttore della casa è Dun Martin Micallef. Id-Dar tal-Providenza è un’organizzazione residenziale impegnata a dare potere alle persone con disabilità in un ambiente familiare che valorizza e massimizza le loro capacità al fine di garantire la loro piena partecipazione alla società. Naturalmente, tutto questo è in totale sintonia e conformità al Vangelo e all’insegnamento della Chiesa cattolica.

Questa la missione Id-Dar tal-Providenza: fornisce servizi residenziali e individualizzati a lungo termine e di sollievo per le persone con disabilità nel pieno rispetto dei loro diritti e della loro dignità; promuove lo sviluppo olistico personale e l’inclusione sociale degli utenti dei servizi, inclusa la loro autonomia e autodeterminazione; da opportunità ai dipendenti di sviluppare le loro capacità e valorizzare il loro lavoro; offre un’esperienza significativa di volontariato; collabora con altre organizzazioni attive nel campo della disabilità per salvaguardare i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie.

I quattro valori evangelici della Id-Dar tal-Providenza sono: la vita umana è sacra, avendo un valore uguale e incondizionato e che tutte le persone indipendentemente dalle loro forze e abilità devono essere intrinsecamente rispettate; la fede nella Divina Provvidenza che si riflette in un approccio che garantisce che la mancanza di risorse non impedisca il lavoro della id-Dar; la famiglia è il fondamento della società e quindi id-Dar forma sostegno alla famiglia in modo tale che la persona con disabilità sia abilitata a continuare a vivere nella propria famiglia, qualora questo lo desideri; l’impegno di sviluppare uno spirito di comunità, che si rifletta in un approccio che mira a rafforzare le persone con disabilità, a sostenere il loro diritto alla privacy e all’autodeterminazione, a promuovere l’interdipendenza e a fornire il supporto appropriato agli utenti dei servizi.

Nei primi giorni del 2018, si sono commemorati due importanti date nella storia di Id-Dar tal-Provvidenza. Cinquant’anni fa, il 12 gennaio e l’11 febbraio, entrambi nel 1968, videro l’inizio di un travaglio d’amore tra le sorelle di Santa Giovanna Antida di Thouret, meglio conosciute come le Sorelle della Carità e Id-Dar a Siġġiewi. Un mese dopo, i primi tre residenti furono accolti nella prima residenza di Id-Dar che era Villa mons. Gonzi. Dopo i primi tentativi falliti di coinvolgere la congregazione religiosa di Don Guanella nella gestione di Id-Dar, Dun Mikiel si rivolse alle Suore della Carità per chiedere aiuto. La madre generale, suor Maria Candida Torchino, accolse la sua richiesta e diede il suo consenso alla madre provinciale di Malta, suor Maria Angela Corbella. Il 12 gennaio 1968, un mese prima dell’accoglienza dei primi residenti a Villa Mons Gonzi, mandò una piccola comunità di suore a intraprendere questo nuovo impegno. La prima superiora di questa comunità era suor Maria Assunta Mallia.

I primi tre residenti di Id-Dar tal-Provvidenza furono accolti nell’11 febbraio 1968. Abitarono a Villa Mons Gonzi. Tre anni prima, il 27 dicembre 1965, iniziarono i lavori di costruzione dell’edificio che in seguito venne chiamato Villa Mons Gonzi. Questo fu come riconoscimento del sostegno generosissimo di Lm 3000 (Liri Maltese), una grande somma di denaro a quei tempi, che l’arcivescovo Michael Gonzi fece personalmente a Id-Dar. Nel 1999, la Villa è stata rinnovata e inaugurata nel luglio 2001.


 


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