MALTA
Id-Dar tal-Providenza, la casa dell’accoglienza
di Fra Mario Attard
Ai
confini di Siġġiewi, una Città nella parte meridionale di Malta, troviamo
Id-Dar tal-Providenza (La Casa della Providenza). Fu fondata da mons. Mikiel
Azzopardi, nel 1965, con l’obiettivo preciso di offrire un’ambiente famigliare
per le persone con disabilità che, per una ragione o l’altra, non potevano
continuare a vivere con la propria famiglia. Durante questi anni, questo
servizio aureo è stato reso possibile solo grazie al continuo supporto di maltesi
e gozitani, attraverso un aiuto volontario e anche finanziario. Oggi, Id-Dar
tal-Provvidenza è composta da otto residenze: Villa Monsinjur Gonzi, Villa Papa
Ġiovanni e Villa Papa Luciani, così come cinque piccole case, nelle Città di
Birkirkara, Qawra, Siġġiewi, Żurrieq e ora, dal 2018, anche a Balluta.
Al
momento, Id-Dar tal-Provvidenza ospita circa centocinquanta residenti la cui
età varia dai sei a oltre ottant’anni. Alcuni dei residenti frequentano Centri
di Risorse o Centri di Formazione per gli Adulti mentre altri svolgono lavori
all’interno della Casa o lavorano nel settore privato. Essi partecipano anche a
varie attività in un ambiente inclusivo al di fuori della Casa. Le spese di
gestione annuali di Id-Dar tal-Provvidenza ammontano a circa quattro milioni e
trecentomila euro. Il direttore della casa è Dun Martin Micallef. Id-Dar
tal-Providenza è un’organizzazione residenziale impegnata a dare potere alle
persone con disabilità in un ambiente familiare che valorizza e massimizza le
loro capacità al fine di garantire la loro piena partecipazione alla società.
Naturalmente, tutto questo è in totale sintonia e conformità al Vangelo e all’insegnamento
della Chiesa cattolica.
Questa
la missione Id-Dar tal-Providenza: fornisce servizi residenziali e individualizzati
a lungo termine e di sollievo per le persone con disabilità nel pieno rispetto
dei loro diritti e della loro dignità; promuove lo sviluppo olistico personale
e l’inclusione sociale degli utenti dei servizi, inclusa la loro autonomia e
autodeterminazione; da opportunità ai dipendenti di sviluppare le loro capacità
e valorizzare il loro lavoro; offre un’esperienza significativa di
volontariato; collabora con altre organizzazioni attive nel campo della
disabilità per salvaguardare i diritti delle persone con disabilità e delle
loro famiglie.
I
quattro valori evangelici della Id-Dar tal-Providenza sono: la vita umana è
sacra, avendo un valore uguale e incondizionato e che tutte le persone
indipendentemente dalle loro forze e abilità devono essere intrinsecamente
rispettate; la fede nella Divina Provvidenza che si riflette in un approccio
che garantisce che la mancanza di risorse non impedisca il lavoro della id-Dar;
la famiglia è il fondamento della società e quindi id-Dar forma sostegno alla
famiglia in modo tale che la persona con disabilità sia abilitata a continuare
a vivere nella propria famiglia, qualora questo lo desideri; l’impegno di
sviluppare uno spirito di comunità, che si rifletta in un approccio che mira a
rafforzare le persone con disabilità, a sostenere il loro diritto alla privacy
e all’autodeterminazione, a promuovere l’interdipendenza e a fornire il
supporto appropriato agli utenti dei servizi.
Nei
primi giorni del 2018, si sono commemorati due importanti date nella storia di
Id-Dar tal-Provvidenza. Cinquant’anni fa, il 12 gennaio e l’11 febbraio,
entrambi nel 1968, videro l’inizio di un travaglio d’amore tra le sorelle di
Santa Giovanna Antida di Thouret, meglio conosciute come le Sorelle della
Carità e Id-Dar a Siġġiewi. Un mese dopo, i primi tre residenti furono accolti
nella prima residenza di Id-Dar che era Villa mons. Gonzi. Dopo i primi
tentativi falliti di coinvolgere la congregazione religiosa di Don Guanella
nella gestione di Id-Dar, Dun Mikiel si rivolse alle Suore della Carità per
chiedere aiuto. La madre generale, suor Maria Candida Torchino, accolse la sua
richiesta e diede il suo consenso alla madre provinciale di Malta, suor Maria
Angela Corbella. Il 12 gennaio 1968, un mese prima dell’accoglienza dei primi
residenti a Villa Mons Gonzi, mandò una piccola comunità di suore a
intraprendere questo nuovo impegno. La prima superiora di questa comunità era suor
Maria Assunta Mallia.
I
primi tre residenti di Id-Dar tal-Provvidenza furono accolti nell’11 febbraio
1968. Abitarono a Villa Mons Gonzi. Tre anni prima, il 27 dicembre 1965,
iniziarono i lavori di costruzione dell’edificio che in seguito venne chiamato
Villa Mons Gonzi. Questo fu come riconoscimento del sostegno generosissimo di
Lm 3000 (Liri Maltese), una grande somma di denaro a quei tempi, che l’arcivescovo
Michael Gonzi fece personalmente a Id-Dar. Nel 1999, la Villa è stata rinnovata
e inaugurata nel luglio 2001.
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