SERVIZI SOCIALI
Messina, Reddito di Inclusione: collaborazione proficua tra Comune e INPS
di Redazione
Il
Dipartimento Politiche Sociali del Comune di Messina sta gestendo, in sinergia
con l’INPS e con la collaborazione di molti CAF cittadini, le numerosissime
richieste di Reddito di Inclusione (REI) inviate dai cittadini. Com’è noto agli
aventi diritto, le domande vengono presentate presso il Comune o negli altri
punti di accesso (i CAF) che, in questa fase, le raccolgono, verificano il
possesso dei requisiti di cittadinanza e di residenza per poi inviarle all’INPS.
L’Istituto di previdenza sociale, a sua volta, procede alla verifica completa
del possesso di tutti i requisiti di legge e, in caso di esito positivo,
riconosce il beneficio, inviando la disposizione di accredito a Poste Italiane.
Queste ultime emettono la Carta di pagamento elettronica REI, completamente
gratuita, e invitano il beneficiario, tramite comunicazione scritta, a recarsi
presso qualunque ufficio postale abilitato per il ritiro. Prima di poter
utilizzare la Carta, il titolare dovrà attendere il PIN che gli verrà inviato
in busta chiusa presso l’indirizzo indicato nella domanda. Il beneficio
economico viene versato mensilmente sulla Carta REI.
Vale
la pena sottolineare che coloro ai quali è stato riconosciuto il Sostegno per l’Inclusione
Attiva (SIA) nel 2017 continueranno a percepire il relativo beneficio economico
per tutta la durata e secondo le modalità previste dalla legge. La
collaborazione tra l’INPS e il Dipartimento Politiche Sociali del Comune di
Messina sta consentendo di superare tutte le difficoltà derivanti dall’enorme
mole di richieste. Le domande ricevute dall’1 dicembre a oggi sono 3.349, di
cui inviate all’INPS 2.576. Finora l’INPS ha dato esito positivo a 556 istanze
e ne ha respinte 416. Il resto delle domande è in lavorazione. I tempi di
attesa per il riconoscimento e l’erogazione del beneficio coincidono con quelli
della media nazionale. Nessun grave ritardo, né rallentamenti a carico del
Comune si registrano nella complessa macchina del REI, ma tanto lavoro,
sinergie e alleanze interistituzionali finalizzate alla tutela del cittadino
più vulnerabile.
Appare
fondamentale, piuttosto, comprendere che il REI non si esaurisce in un semplice
beneficio economico e rafforzare nei beneficiari l’idea che si tratta di un
sostegno economico accompagnato da progetti personalizzati per l’inclusione
sociale e lavorativa. Il REI non è una semplice misura assistenzialistica di
contrasto alla povertà “passiva”: al nucleo familiare beneficiario è richiesto
l’impegno ad attivarsi per favorire la realizzazione di quel progetto
personalizzato condiviso con il Servizio sociale professionale e la rete dei
servizi territoriali, finalizzato ad accompagnarlo verso l’autonomia e l’emancipazione
dal bisogno.
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