ANNIVERSARIO
Messina, il bambinello lacrimante di padre Fabbris
di Redazione
La miracolosa statuetta
raffigurante il Bambin Gesù, si trova nella chiesa di Gesù e Maria delle
Trombe, posta accanto alla lapide che indica la sepoltura di padre Domenico
Fabris, suo proprietario. In una teca di vetro e bronzo dorato del Calamelech
riposa un Gesù Bambino in cera di ventidue centimetri opera seicentesca del
palermitano Matteo Durante. La storia di questa statuetta è legata a un santo
sacerdote del Settecento, padre Domenico Fabris, parroco della chiesa San
Gioacchino Sacra Betlemme, che, devoto del Natale, volendo allestire
nell’oratorio adiacente alla chiesa un presepe permanente, acquistò dal
canonico Rizzo la statuetta. Ma, mentre lo si deponeva nel presepe, il 26 febbraio
del 1712, il Bambinello incominciò a lacrimare.
Avendo l’arcivescovo del
tempo, dopo accurate indagini, proclamata la natura miracolosa della
lacrimazione, il Senato messinese decretò che il 26 febbraio di ogni anno
venisse offerto un cero al Bambinello che, peraltro, continuò a lacrimare fino
al 1723. Caduto nell’oblio dopo il terremoto del 1908, da cui si salvò. Importante,
fare conoscere ai messinesi non solo un Evento che fece scalpore nella Messina
della prima metà del Settecento, ma anche la profonda pietà dei nostri
antenati. La contemplazione silenziosa di questo piccolo e indifeso Dio, sceso
tra noi per amore, possa sciogliere la durezza dei nostri cuori e donare ad
essi vera pace.
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