MESSINA
“CittadinanzAttiva” sul dibattito della Variante di Salvaguardia Ambientale
di Redazione
“CittadinanzAttiva”
ha seguito con interesse il dibattito instauratosi circa l’eventuale adozione
della cosiddetta Variante di Salvaguardia Ambientale, che l’attuale
Amministrazione comunale insiste a spacciare per uno strumento di tutela dell’ambiente
e del territorio. In realtà, quella che si propone non è una vera variante del
Piano Regolatore Generale, il quale per legge dovrebbe essere aggiornato ogni
10 anni. Tenta soltanto di calare una serie di vincoli sul territorio cassando
l’edificabilità di alcuni terreni, ma in un modo che non è dato sapere, causa
la secretazione, se non nasconda squilibri, favoritismi e/o scelte sbagliate o
prive di logica. Prendendo
atto dell’andamento dei lavori nell’Aula Consiliare, delle prese di posizione
da parte di Ordini Professionali e Associazioni e, non in ultimo, del documento
controfirmato da migliaia di cittadini e depositato al Comune, pensiamo di
poter dire che il quadro complessivo offre la visione della contrapposizione
netta instauratasi tra la società civile, contraria alla Variante e l’Amministrazione
comunale che si arrocca in difesa del proprio operato, pretendendone l’approvazione.
Poiché non è possibile costringere la Città a effettuare scelte di dubbia
efficacia e legittimità, è lecito chiedere all’attuale Amministrazione di fare
un passo indietro, nel rispetto dei principi di partecipazione e condivisione,
visto anche l’approssimarsi del fine mandato, di ritirare la proposta di
Delibera della Variante (così, come fatto per quella dell’Isola Pedonale), in
maniera tale da consentire alla Città un dibattito approfondito e partecipato
durante la prossima sindacatura.
Di
contro, sempre in considerazione della distanza delle posizioni e del fatto
incontrovertibile che la delibera non contiene in sé né una vera strategia
ambientale né una corretta visione dello sviluppo, si chiede al Consiglio
Comunale di non assumersi la responsabilità di approvare un atto amministrativo
contestato da molti, del quale – da quanto si legge sulla stampa – gli stessi
consiglieri conoscono poco e in maniera approssimativa. Entrando nel merito
della Variante, “CittadinanzAttiva” si chiede per quale motivo risulti
necessario spostare cubature, considerato il decremento demografico registrato
negli ultimi anni e l’esistenza di un’ingente parte del patrimonio urbanistico
ed edilizio che andrebbe riqualificato. Infine,
si auspica l’inizio di una politica del territorio mirata effettivamente a
salvare le colline, da conseguirsi mediante l’intercettazione dei finanziamenti
comunitari esistenti destinati al contenimento dei dissesti e alla salvaguardia
degli habitat; finalità che, certamente, non si raggiungono spostando cubature
o favorendo l’abbandono dei terreni come fatto fino ad oggi.
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