VARIANTE AL P.R.G.
MCL, Fortunato Romano: scellerata la scelta di affossare il progetto del Ponte sullo Stretto
di Redazione
“La Variante al P.R.G. è uno ‘stratagemma
tecnico-amministrativo’ con il quale l’amministrazione Accorinti blocca, ancora
una volta, lo sviluppo della Città dimostrandosi autoreferenziale e lontana
dalla visione di futuro che le forze produttive manifestano a gran voce”. Questa
la posizione dell’ufficio di Presidenza del Movimento Cristiano Lavoratori, presieduto
da Fortunato Romano. Non è concepibile, difatti, sottrarre al dibattito
democratico della Città, sottolinea MCL, una decisione che può determinare i
destini di generazioni di messinesi, ancor più per un’amministrazione che si
autodefinisce “eletta dal basso” e che, con il provvedimento, mette ulteriori
ostacoli alla costruzione del Ponte sullo Stretto, unica opportunità di
sviluppo per l’area metropolitana verso la quale, una pluralità di soggetti
politici mostrano un’apertura.
Un
siffatto orientamento non è condivisibile, quindi, nel metodo tantomeno nel
merito, non solo per la prosa bucolica e mitologica, priva di rigore
scientifico, usata per stendere la relazione tecnica, ma perché appare
grottesco il tentativo di servirsi del provvedimento “salva colline”, che
prevede il trasferimento di “cubature” in aree diverse, per riaffermare la
filosofia del “No Ponte”. Senza entrare nelle valutazioni di carattere
politico-amministrativo sulla legittimità delle procedure adottate, che
appartengono certamente al Consiglio Comunale, si ribadisce l’esigenza di
rilanciare la realizzazione del manufatto stabile, peraltro oggetto di
rivalutazione anche da parte dei governi nazionale e regionale.
L’MCL,
anche alla luce dei pareri e delle proposte raccolte dalle forze produttive
della Città durante gli appuntamenti del “Laboratorio per Messina 2018”, che
proseguiranno fino alla primavera, ribadisce il sostegno alla costruzione del
Ponte, ritenendo l’opera l’unica occasione per innescare un formidabile
processo di sviluppo per l’intera area dello Stretto. Un’opportunità che non
può essere scartata, da visioni utopiche e da obsolete posizioni ideologiche,
in una realtà socio-economica vicina al collasso. Una situazione drammatica che
non può essere affrontata con metodi dilettanteschi o raccontando le favole: “…con la paura dell’apparizione del grande
mostro marino. Più devastante e vorace dell’‘Orcaferone’”.
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