SANITÀ
Un calo di 45mila unità nel personale della sanità pubblica
di Redazione
Negli
ultimi otto anni, un calo di 45mila unità nel personale della sanità pubblica.
I continui tagli hanno visto la diminuzione di importanti figure professionali,
medici, infermieri, ostetriche e radiologi. È quanto si legge nel Conto
economico del personale della PA 2016, pubblicato dalla Ragioneria generale
dello Stato. Il racconto di un Sistema sanitario depauperato della forza lavoro
lo fanno le cifre del Ministero dell’Economia. “Per gli enti del Servizio sanitario nazionale – si legge – la riduzione del personale avvenuta nel 2016
(4.808 unità) rispetto al 2015 è la seconda più elevata in termini assoluti fra
tutti i comparti”. La ‘buona notizia’ è che si tratta di un calo pari a poco
meno della metà di quello registrato nell’anno precedente, che era stato di
10.325 unità.
“Il calo del personale insieme unito al calo
dei finanziamenti per il Servizio Sanitario Nazionale è un sistema chiaramente
disegnato per strangolare la sanità pubblica”. Così, Costantino Troise,
segretario del sindacato dei medici dirigenti Anaao-Assomed, in merito all’emorragia
di posti di lavoro nella sanità pubblica italiana verificatosi negli ultimi
anni. “Senza personale – aggiunge – non c’è sanità pubblica, aumentano le liste
d’attesa, aumentano i disagi per i cittadini, che, arrabbiati non possono fare
altro che rivolgersi al privato. Questo non è involontario. È tutto chiaramente
un sistema per spingere sempre più verso una privatizzazione della sanità”.
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