AUTISMO
La Musica come Terapia
di Barbara Cortimiglia
L’autismo è un
disturbo pervasivo dello sviluppo e si manifesta entro il terzo anno di età
dalla nascita. In passato era una malattia rara che colpiva un bambino ogni
2500, oggi, invece, ne colpisce uno ogni 120/150. Recenti studi fanno pensare
che la sindrome colpisca soprattutto i maschi in una parte estrema del loro
cervello. Tale disturbo neurologico viene distinto come un ritardo mentale che
comporta gravi deficit di comunicazione, di comportamento e grave
compromissione dell’integrazione sociale. I portatori di questa patologia è
come se vivessero all’interno di una campana di vetro che impedisce loro ogni
contatto socio-affettivo con il mondo esterno. Il sintomo più evidente è,
infatti, l’isolamento dal resto del mondo con assenza di linguaggio verbale e
non verbale presentando, dal punto di vista comportamentale, un vasto
repertorio di condotte ripetute ossessivamente, le cosiddette “stereotipie”
che, nei casi più gravi, fanno emergere comportamenti autolesionistici. Le
capacità cognitive di una persona autistica variano in relazione a due diversi
tipi di diagnosi, autismo “a basso funzionamento con ritardo mentale” o “ad
alto funzionamento senza ritardo mentale”, detta anche sindrome di Asperger. Ancora
oggi non sono note le cause dell’autismo. Si sa con certezza che è di origine
organica e che interessa la funzione cerebrale, mentre fino a poco tempo fa si
attribuiva la causa ad una madre poco empatica e, dunque, ad un disturbo dei
rapporti primari con la figura di accudimento. Non esistono cure specifiche, ma
si possono realizzare interventi terapeutici finalizzati allo sviluppo ed al
miglioramento delle capacità comunicative gravemente compromesse conferendo a
tali soggetti la possibilità di porsi in contatto con l’ambiente circostante e,
quindi, ottenere un maggior senso di autonomia partendo da abilità residue. La
musicoterapia, intesa come metodologia di intervento, a tal proposito, permette
di comunicare attraverso un codice alternativo a quello verbale, che si
identifica nel suono, nella musica e nel movimento, i quali divengono elementi
essenziali atti ad aprire canali di comunicazione ed una finestra nel mondo
interno dell’individuo. Dal punto di vista terapeutico la musica è attiva
stimolazione multisensoriale, relazionale, emozionale e cognitiva. Essa fa da
ponte tra la realtà e l’irrealtà in cui vive isolato ed in silenzio il soggetto
che ne è colpito. Infatti, l’elemento musicale può stimolarlo ed indurlo a
reagire e, quindi, a comunicare proprio attraverso il suono. Tale terapia,
adottata in diversi ambiti della prevenzione, riabilitazione e sostegno,
permette di ottenere una maggiore integrazione sul piano interpersonale,
favorendone un miglior equilibrio ed armonia psico-fisica.
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