mercoledì 15 novembre 2017
MESSINA
“CittadinanzAttiva” sul provvedimento assunto dal garante della persona con disabilità
di Redazione
L’autorità
garante della persona con disabilità della Regione Siciliana ha segnalato al presidente
della Regione e all’assessore regionale alla Famiglia “che nel Comune di Messina, terzo per popolazione nella Regione, la locale dirigenza amministrativa del
settore servizi Socio/assistenziali ha
inopinatamente interrotto, nei confronti di diversi cittadini affetti da gravi
disabilità, il servizio di assistenza
domiciliare”. Dalla segnalazione/dossier, inviati da Angela Rizzo,
responsabile regionale dell’area socio-assistenziale-Enti Locali di “CittadinanzAttìva”,
secondo il garante, si evince “la
manifesta infondatezza delle ragioni addotte dal Comune per assumere tale
posizione negatoria di diritti”. […] “non
è, peraltro, accettabile, da un lato, che il Comune suddetto subordini la
ripresa del servizio al pagamento di somme arretrate di compartecipazione
basate su calcoli che si appalesano non sorretti da alcun fondamento giuridico
e dall’altro che si affermi pure, da parte della dirigenza di quel Comune, che
le sentenze che hanno condannato gli enti locali al ripristino immediato del
Servizio per fattispecie dì comportamenti amministrativi analoghi o comunque
ascrivibili riguardino solo le prestazioni socio/sanitarie e non quelle
sociali.
Tale affermazione è
assolutamente priva di fondamento. E, invero, non può essere consentito che nell’ambito della stessa Regione possa, il
terzo Comune dell’isola, negare il servizio di assistenza domiciliare quando, solo a titolo
esemplificativo anche nel Comune capoluogo di Regione tale servizio è giustamente e regolarmente
erogato nelle more del ‘riordino’ regionale della normativa. Tale insopportabile disparità dì
trattamento: fra cittadini destinatari di identici diritti non può che essere fatta cessare senza ritardo da
codesta autorità regionale, da cui si attende immediato intervento per il ripristino del servizio di
assistenza domiciliare nel Comune di Messina. […] S’invita, pertanto, codesto
Assessorato alle immediate attività conseguenti per il ripristino dì elementari
principi di identici diritti nell’ambito regionale.
S’invita, nel contempo,
il sindaco di Messina, a cui la presente è diretta per conoscenza, a sottoporre
a verifica urgente l’operato posto in essere dalla dirigenza del settore socio
assistenziale, con contemporanea emanazione di urgentissimo e correttivo atto
di indirizzo tendente al
ripristino, a vista, del servizio assistenza domiciliare inopinatamente
interrotto a diversi cittadini già
sufficientemente vessati ‘a vita’ dalla loro condizione”. Condividendo
pienamente quanto sostenuto dal garante, “CittadinanzAttiva”, nelle more del
previsto intervento della Presidenza della Regione e dell’Assessorato alla
Famiglia, invitano il sindaco a procedere alla revoca dell’atto di indirizzo
del 19 giugno 2017, peraltro approvato con delibera illegittima perché priva
del prescritto parere obbligatorio non vincolante della Consulta delle
Organizzazioni Sociali (a tal proposito, s’intende sapere quali iniziative
concrete intendono assumere il presidente e il vice presidente della stessa).
Inoltre,
si invitano gli uffici competenti a notificare a tutti coloro che fino a oggi
hanno rinunciato al servizio che lo stesso viene ripristinato, dopo aver messo
in evidenza che la compartecipazione retroattiva non è dovuta e, al contempo,
chiedere a tutti i fruitori del servizio l’ISEE socio-assistenziale o ISEE
ristretto e rifare tutti i calcoli secondo le indicazioni di legge. In caso di
ulteriore inerzia dell’Amministrazione comunale, “CittadinanzAttiva”, in caso
di richiesta da parte degli interessati o dei loro familiari, si impegna ad
assumere tutte le iniziative consentite dalla legge.
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