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 mercoledì 1 novembre 2017

UNIVERSITÀ DI MESSINA

Trasferimento tecnologico e competenze: il Consorzio di Ricerca Filiera Carni e Unime in Argentina

di Redazione


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Nell’ambito dei festeggiamenti per i 60 Anni dell’“INTI” – “Istituto Tecnologico del Ministero dell’Industria Argentina”, Mabel Fabro, direttore dell’Ente, dopo la visita fatta all’Università di Messina, ha invitato il prof. Vincenzo Chiofalo e il dott. Giuseppe D’Angelo a presentare le attività di ricerca industriale, di innovazione e di trasferimento tecnologico allo scopo di attivare collaborazioni in ambito agroindustriale.

Nel corso delle intense giornate di confronto con le imprese locali, alla presenza di docenti dell’Università Cattolica di Cuyo e di una Deputazione del Governo di San Juan, sono state programmate relazioni istituzionali, confermando l’apprezzamento delle attività che l’Ateneo di Messina svolge grazie anche alla collaborazione con il Consorzio di Ricerca Filiera Carni e frutto delle innovative strumentazioni di cui dispone Unimelab che permette di operare con riscontri a elevata precisione e rapidità per le imprese che necessitano di investire in innovazione e tecnologie nell’ambito della filiera agroindustriale. “A San Juan – afferma il prof. Chiofalo – abbiamo messo in campo il potenziale tecnologico dell’Università di Messina e del Consorzio di Ricerca Filiera Carni trovando interesse e terreno fertile per iniziative congiunte con programmazione di attività di trasferimento industriale dove particolare interesse hanno riguardato le attività svolte per le imprese nell’ambito del recupero degli scarti alimentari e dei sottoprodotti agroindustriali anche perché la regione di San Juan è fortemente vocata alla produzione olivicola, vitivinicola, di pistacchio e di pomodori oltreché essere la più importante risorsa per il paese di sali minerali”.

Le azioni intraprese dall’Università di Messina con i progetti di ricerca industriale e le iniziative attivate hanno interessato, in particolare, la tecnologia mangimistica per applicazioni in campo zootecnico e le produzioni foraggere; il dott. D’Angelo ha, infatti, illustrato la multifunzionalità delle aziende nel recupero dei sottoprodotti per l’alimentazione animale. Grazie a questo incontro, dunque, il prof Chiofalo ha avviato collaborazioni con l’Università Cattolica di Cuyo, con l’Istituto Nazionale delle Tecnologie Industriali e con l’Istituto Nazionale delle Tecnologie Agrarie che insieme all’Organizzazione degli allevatori argentini costituiscono una rete pubblico-privata per l’interesse dello sviluppo delle filiere agroalimentari con particolare riguardo al comparto agroindustriale per migliorare anche la qualità delle già famose carni argentine.


 


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