Parole di elogio, sull’operato della Brigata al comando del generale Angius, sono state espresse dal comandante della Divisione Acqui, generale Antonio Vittiglio, “un periodo caratterizzato da attività e avvenimenti che si sono succeduti con ritmi a volte frenetici e incalzanti, durante i quali l’Aosta ha continuato a farsi apprezzare per efficienza, funzionalità e, soprattutto, per la determinazione nell’assolvimento dei compiti assegnatigli”. Soddisfazione per il nuovo incarico ricevuto da parte del generale Marco Buscemi, che ha già servito l’“Aosta” come comandante del reggimento Lancieri di Aosta (6°), “mi impegno a proseguire con ogni mia energia nell’opera dei miei predecessori che hanno fatto della Brigata ‘Aosta’ una Grande Unità di primissimo piano del nostro Esercito”.

L’“Aosta”, in questi giorni, compie 186 anni dalla sua costituzione, avvenuta il 25 ottobre del 1831. Una storia ricca di presenze in momenti particolari per la nostra Patria. La Brigata ha rivestito un ruolo da protagonista nelle guerre d’indipendenza, ha partecipato alla guerra in Eritrea, nel 1885, e in Libia, nel 1911. Successivamente, ha partecipato alla Prima Guerra Mondiale distinguendosi sempre per valore e abnegazione. Nel 1939, venne costituita la 28 Divisione Fanteria “Aosta” che prese parte, in Sicilia, alla Seconda Guerra Mondiale.

La storia recente vede la Brigata “Aosta” impegnata in tutti i Teatri Operativi in cui la Forza Armata è stata chiamata a operare, nei Balcani in Afghanistan e in Libano. Nel territorio nazionale, ha partecipato a diverse operazioni in concorso alle Forze di Polizia volte a garantire la sicurezza del territorio, di personalità e infrastrutture, proprio in tale contesto corre evidenziare l’impiego della Brigata nel maggio 2017 nei vertici G7 a Taormina.