venerdì 29 settembre 2017
VILLAFRANCA TIRRENA
Al Catello di Bauso, “Castello… In Aria” – Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici
di Redazione
Artisti,
ensemble teatrali, cantanti, musicisti, orchestre, fotografi, videomaker,
grafici, produttori di enogastronomia doc. E ancora: assistenti, organizzatori,
promotori, allestitori, custodi, giornalisti. Sono solo alcune delle figure che
hanno animato il Castello di Bauso nei due anni del progetto “Castello … In
Aria” – Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici. E sabato 30 settembre,
prima con la festa dei “Laboratori del fare”, aperta solo agli allievi dei vari
corsi, e poi, alle ore 19.30 con il concerto a ingresso libero delle “Glorius”,
il quartetto di voci femminili che già in precedenza aveva riscosso grande
successo proprio in queste sale, al Castello di Bauso il progetto si concluderà
così come si è sviluppato: con musica, sorrisi e cordialità.
Finalizzato
alla valorizzazione del Castello di Bauso di Villafranca Tirrena (ME), bene di
proprietà del demanio culturale della Regione Siciliana, concesso dal Polo
Regionale di Messina per i Siti Culturali su mandato dell’Assessorato Regionale
dei Beni Culturali e delle Identità Siciliana, “Castello in … Aria” è stato
co-finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della
Gioventù ed è stato organizzato dal Centro sperimentale di didattica e
divulgazione musicale “Progetto Suono” di Messina, “Castello … In Aria” si è
realizzato in partenariato con il Comune di Villafranca Tirrena, in
collaborazione con la Proloco di Villafranca Tirrena, con il patrocinio dell’Assessorato
Regionale del Turismo, Sport e Spettacolo.
Nei
due anni di attività, per le 41 diverse manifestazioni, tra concerti, mostre, degustazioni,
rassegne cinematografiche e rappresentazioni teatrali, sono state coinvolte
oltre 5000 persone, tra allievi, artisti, spettatori e staff. “Siamo felici – dicono oggi Maria Elena
Di Blasi e Rocco Ottanà di “Progetto Suono” – di aver potuto dare un contributo significativo a una nuova, più
intensa frequentazione del Castello di Bauso e anche alla creazione di un
pubblico variegato ormai affezionato all’arte, alla cultura e allo spettacolo.
E siamo ancor di più soddisfatti per il fatto di aver coinvolto giovani e
giovanissimi che, dietro le quinte e on stage, hanno saputo animare, al pari
dei professionisti, le manifestazioni che ci hanno accompagnato per più di due
anni”.
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