mercoledì 27 settembre 2017
DIRITTI
Arabia Saudita, per decreto del re Salman anche le donne potranno guidare
di Redazione
Dal
prossimo anno, le donne potranno ottenere la patente per la guida. Un
cambiamento epocale firmato per decreto dal re Salman. Riporta il New York
Times. “Questa è una grande vittoria per
noi”, ha commentato con soddisfazione Latifa Shaalan del Consiglio della
Shura ad Al Arabiya. “Abbiamo combattuto
per decenni su questo tema e ogni volta ci veniva detto che non era il momento
giusto”. I nove mesi che ancora dividono le saudite dalla possibilità di
mettersi al volante daranno il tempo al paese, dove vige una rigidissima
separazione dei sessi, di adeguarsi a livello burocratico e amministrativo,
così come di organizzare corsi di scuola guida. Entro trenta giorni, tuttavia,
è prevista la creazione di una commissione governativa ah hoc. Un enorme passo in avanti per le saudite, obbligate, finora,
a spostarsi in auto solo con un autista o con un uomo della loro famiglia. La
voglia di cambiamento era partita nel 2013, quando una decina di donne decisero
di sfidare apertamente le rigide regole mettendosi alla guida. Fermate dalla
polizia religiosa vennero multate.
Dalla
sua salita al trono nel gennaio del 2015, re Salman ha avviato una serie di
riforme che hanno riguardato anche l’universo femminile. Solo pochi giorni fa,
e per la prima volta nella storia, l’Arabia Saudita ha, infatti, permesso alle
donne di andare allo stadio per prendere parte alle festività in occasione dell’87esimo Anniversario della fondazione del regno. Qualche mese prima, a
maggio, venne emessa l’ordinanza che permette l’accesso ai servizi governativi
senza il consenso del coniuge o del ‘tutore’ maschio. In Arabia Saudita, non ci
sono specifiche leggi che vietano alle donne di poter accedere a tali servizi,
tuttavia, alcuni organi e uffici governativi richiedono che la richiesta venga
presentata dal compagno. Un altro grande cambiamento storico si ebbe a fine
2015 quando le saudite ebbero, finalmente, la possibilità di partecipare come
candidate a una tornata elettorale quella per i consigli municipali, che per la
prima volta ha visto riconosciuto il loro diritto di voto e di elezione. Nel
regno ultra conservatore, rimangono ancora tanti tabù per le donne: sono,
infatti, costrette a indossare, secondo una rigida interpretazione del precetto
islamico, una tunica nera che lascia scoperti solo gli occhi. Inoltre, restano
ancora le restrizioni sulla libertà di movimento, di viaggiare da sole oltre
alla rigida separazione dei sessi in tutti gli ambiti pubblici, tranne che in
quello familiare.
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