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 lunedì 4 settembre 2017

GEMELLAGGIO

“La Giornata della Fratellanza” a Beja in Tunisia

di Domenico Interdonato


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L’attività dell’Associazione “L’Aquilone” Onlus di Messina non si è fermata neanche in agosto, infatti, sono iniziati nello scorso mese i primi contatti con gli imprenditori messinesi: ROBERTO DE NATALE e ANTONINO CORVITTO. Con i due imprenditori abbiamo iniziato a dialogare per poi concretizzare la presenza in Tunisia alla Giornata della Fratellanza organizzata dall’imprenditore SALAH HEDLHI a Beja (Tunisi), alla quale hanno partecipato il presidente ROSARIO LO FARO, il direttore responsabile della nostra testata giornalistica DOMENICO INTERDONATO e l’imprenditore ANTONINO CORVITTO.

L’invito a raggiungere Tunisi è arrivato a Messina nella sede dell’Associazione “Progetto Sicilia nel Mondo” il 20 agosto e l’incontro si è realizzato nella prima decade di settembre durante il meeting dedicato alla Giornata della Fratellanza. Al meeting, hanno partecipato, oltre alla delegazione tunisina e a quella italiana, una prestigiosa delegazione dell’Arabia Saudita guidata dallo sceicco SNITAN MOHAMED DHID.

La grande ospitalità tunisina si è vista subito all’arrivo all’aeroporto, alla sistemazione in hotel e al pranzo di lavoro che si è svolto assieme a tutte le autorità locali e provenienti dall’estero. La sobria colazione di lavoro ha avuto luogo nell’abitazione privata della famiglia HEDHLI, qui sono avvenute le presentazioni di rito. Nella tavola imbandita non è mancata la frutta locale come: datteri, fichi e altre prelibatezze, accompagnate dall’agnello bollito, formaggi freschi e insalata.

Nel primo pomeriggio, i partecipanti si sono trasferiti nella dimora di campagna della famiglia Hedhli, denominata “Oasi della Fratellanza”, sita nell’incantevole altopiano di Beja, ad accogliere i partecipanti al meeting, un gruppo di cavalieri tunisini che hanno lanciato la corsa dei loro cavalli lungo i campi di grano che costeggiavano la strada di accesso all’Oasi. Tamburi e i caratteristici strumenti a fiato tunisini hanno accompagnato gli ospiti sotto la tenda berbera, con vista su uno sconfinato campo di grano che è diventato, per l’occasione, un’area dove si sono esibiti nelle loro scorribande cavalli e cavalieri. Gli ospiti si sono goduti una vista incantevole e uno spettacolo unico nel suo genere.

Dopo lo spettacolare intrattenimento, si è svolto il rito delle foto scattate sotto gli striscioni dedicati agli ospiti con i commenti di tutti e alcuni momenti di goliardia che sono serviti a socializzare e conoscersi meglio, fino ad arrivare sotto le bandiere della Tunisia, dell’Arabia Saudita e dell’Italia. Lo striscione della “Fratellanza”, dedicato alla delegazione italiana a ricordo del significativo momento, ha chiuso il tour fotografico e passare al meeting.

L’incontro è servito a sviluppare importanti momenti dedicati agli scambi culturali, al commercio, al turismo e al sociale, l’ambasciatore di fraternità e amicizia tra il mondo arabo islamico e quello occidentale, SALAH HEDHLI, ha svolto il ruolo di moderatore e introducendo i lavori ha parlato “dei valori della fratellanza e della pace che il mondo arabo islamico vogliono diffondere”. Due gli interventi che hanno prodotto copiosi applausi: il primo è stato quello dello sceicco SNITAN MOHAMED DHID che, dopo aver ringraziato il padrone di casa SALAH HEDHLI, si è soffermato sui valori della pace e della fratellanza tra i popoli; l’altro intervento che ha riscosso consenso e applausi lo ha fatto il direttore INTERDONATO, il quale si è soffermato sulla presenza araba in Sicilia a cavallo dell’anno 1000, una pagina di storia poco conosciuta, che è servita a portare sviluppo nell’Isola a iniziare dall’agricoltura e per finire alle scienze con il grande imperatore Federico II.

L’obiettivo nostro ha confermato il direttore INTERDONATO è quello di voler continuare il dialogo tra le religioni con scambi culturali, approfondendo lo studio e la ricerca. L’intervento si è concluso con i ringraziamenti per l’eccellente organizzazione del meeting. In conclusione, ai rappresentanti delle delegazioni l’ambasciatore di fraternità e amicizia tra il mondo arabo islamico e quello occidentale, SALAH HEDHLI, ha omaggiato l’Ulivo della pace incastonato in un quadro, contenente una preziosa scultura in argento raffigurante un albero di ulivo, mentre lo sceicco SNITAN MOHAMED DHID ha ricambiato con un dono speciale. L’evento si è concluso con la classica cena tunisina a base di carne di cammello, molto apprezzata dai partecipanti.

La storia della famiglia HEDHLI in Tunisia

Parte della famiglia “HEDHLI”, compresi gli antenati di SALAH HEDHLI, si trasferì dalla Mecca a Tunisi 1400 anni fa. I secoli trascorsi sono serviti a fortificare i legami stretti con la propria famiglia, inizialmente mantenuti con il ricordo tramandato da padre in figlio, mentre negli ultimi tempi i rapporti si sono intensificati fino ad arrivare ai giorni nostri. La famiglia HEDHLI, vicina alla maggior parte delle famiglie saudite, è una realtà che raccoglie nel Paese più importante del mondo arabo oltre 5milioni di persone. Le attività e gli interessi della famiglia sono molteplici, è presente nel mondo della cultura e degli affari, e naturalmente in Tunisia ha un’importante componente che è guidata dal lungimirante SALAH HEDHLI, ambasciatore di fraternità e amicizia tra il mondo arabo islamico e quello occidentale. HEDHLI ha un debole per l’Italia e i siciliani, infatti, ha vissuto con la famiglia per un quarto di secolo a Milano e in Sicilia. Oggi, lui vive nella cittadina di Beja vicino a Tunisi e mantiene nel nostro Paese interessi commerciali e affettivi.


 


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