I TESORI DELLA CITTÀ DI MESSINA
INAUGURATA LA SEZIONE SPECIALE DEL TESORO DEL DUOMO DEDICATA AL CULTO DELLA MADONNA DELLA LETTERA
di don Giuseppe Lonia
 Giovedì 24 marzo 2011 è stata inaugurata, presso il Museo del Duomo, una sezione straordinaria di gioielli e oggetti sacri dedicati alla Madonna della Lettera.
Erano presenti oltre all’arcivescovo mons. La Piana, mons. Oteri, decano del Capitolo Protometropolitano della Basilica Cattedrale, mons. De Domenico, direttore del Tesoro del Duomo, mons. Gulletta, parroco del Duomo, l’architetto Scuto, sovrintendente ai beni Culturali, la dott. Giusy Larinà, storico dell’arte e responsabile del progetto scientifico di restauro e membri di diverse associazioni e club service.
A dare il saluto iniziale mons. Gulletta, il quale ha sottolineato, ringraziando tutti i cooperanti al progetto, l’importanza di eventi come questo che arricchiscono la città di umanità e cultura: “Per i messinesi - ha detto - fare qualcosa per Maria vuol dire farlo per Messina; mons. Paino diceva che i suoi tesori erano proprio Maria e Messina”.
Il parroco, non ha tralasciato di richiamare lo sforzo fatto per il restauro del Tesoro del Duomo che, in questi dieci anni dalla riapertura, ha portato avanti un progressivo e consistente programma di sviluppo.
Un ringraziamento particolare, lo ha poi rivolto a mons. La Piana, il quale aveva annunciato che il 2012 sarebbe stato l’anno della Cattedrale. La riapertura di questa sezione museale è, soltanto, l’inizio; ci saranno altri interventi straordinari, uno dei quali sarà la manutenzione del grande organo Tamburini.
“La Chiesa è abituata a crescere laddove si creano sinergie. Tutto questo - ha concluso - fa piacere a Colei che di Messina vuole e vorrà sempre essere perpetua ascoltatrice e protettrice”.
Subito dopo, ha preso la parola l’arcivescovo, il quale ha espresso gratitudine per l’eccezionale lavoro svolto. Come ha ricordato anche mons. De Domenico, dopo due anni dalla conclusione del restauro della manta ad opera di Sante Guido, è stato portato avanti un altro progetto complesso per presentare questa sezione ricca di gioielli e oggetti sacri, ex voto dei fedeli alla Vergine, mai esposti prima.
Mons. La Piana, però, si è soffermato in particolare sull’aspetto cristiano di queste opere d’arte: “La Manta della Madonna, a cui siamo legati come figli devoti, come città e diocesi, è la presenza dello Spirito che avvolge Maria nel momento in cui viene scelta come Madre di Gesù e Madre nostra - ha detto -. I gioielli sono le virtù che caratterizzano Maria, ma i veri gioielli per Dio sono i nostri sentimenti, le virtù che impreziosiscono la vita cristiana”.
Infine, ha preso la parola la dott. Larinà la quale, visibilmente commossa, ha voluto ringraziare quanti hanno collaborato fattivamente a questo progetto: la ditta Archeolab di Mario Basile, la cooperativa Messina Arte, nelle persone di Gioacchino Gazzara e Giusy Barbera, la dott. Mimma Mirenda Past President dell’Inner Wheel Club e tutti i soci, per i fondi raccolti.
La dott. Larinà ha sottolineato la ricchezza storico-artistica della nostra città, opera anche delle maestranze, chiamate ad operare, dagli illustri predecessori. In particolare sono stati recuperati oggetti liturgici dedicati e pagati dal tesoriere della Cappella della Madonna della Lettera, tra cui un tabernacolo del 1731 con la raffigurazione della Madonna, ma anche gioielli donati per devozione da donne nobili e del popolo.
Tutto questo è documentato negli atti notarili che, insieme ad altri documenti importantissimi, sono emersi da studi scientifici portati avanti per lungo tempo e con i quali si spera in futuro di poter realizzare una pubblicazione scientifica sulla Manta.
Al termine della presentazione tutti i convenuti si sono recati all’interno del Museo dove hanno potuto ammirare dal vivo gli splendidi monili e i pezzi d’arte restaurati in tutto il loro splendore.
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