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 martedì 8 agosto 2017

VITTIME DI MARCINELLE

Giornata Nazionale del sacrificio e del lavoro italiano nel mondo

di Domenico Interdonato


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Progetto Sicilia nel Mondo ha ricordato con una sobria cerimonia la “Giornata Nazionale del Sacrificio e del lavoro italiano nel Mondo”, ieri alle ore 18.15 tutto si è fermato per un minuto di raccoglimento e una preghiera, a ricordo delle 262 vittime del lavoro (di cui 136 italiani, compresi 5 siciliani). Una data infelice che si deve commemorare, per non dimenticare, il grande sacrificio umano italiano. L’Italia, allora, stipulò un contratto (capestro con pochissime garanzie) con il Belgio, mandava braccia forti per lavorare in miniera per avere in cambio carbone da utilizzare nella nascente industria.

La cerimonia vista in tv nei vari Tg, lascia sempre tanta commozione, nel 61° Anniversario della disgrazia, il sentire i 262 rintocchi di campana, i discorsi delle autorità, la presenza delle Associazioni, con tanti italiani presenti e come ogni anno anche gli Alpini, assieme ad altre Associazioni d’Arma italiane, dimostra la grande attenzione e il desiderio di non voler mai dimenticare.Il direttivo del Progetto Sicilia nel Mondo ha stabilito che tutti gli anni l’8 agosto ricorderà i minatori caduti e, in particolare, il triste evento con una breve cerimonia, un messaggio e un comunicato stampa. Per dovere di cronaca ricordiamo che la tragedia di Marcinelle è avvenuta alle ore 18.15 dell’8 agosto 1956 nella miniera di Bois du Cazier, a Marcinelle in Belgio.

Tale ricorrenza, che nel 2001 è stata dichiarata “Giornata Nazionale del sacrificio e del lavoro italiano nel mondo”, è divenuta una giornata simbolo per ricordare la tragedia dei tantissimi corregionali andati a lavorare all’estero, che va riproposta alla nostra memoria come momento di riflessione sul tema del lavoro sotto il profilo della sua più pregnante dimensione umana e sociale e per ritrovare nel sacrificio dei caduti i valori dell’unità nazionale; ma deve essere vista anche come stimolo per guardare il futuro con più fiducia, con la forza che ci proviene da quanti si sono immolati e s’immolano, ancora oggi, sull’altare del lavoro.

Progetto Sicilia nel Mondo ha invitato ieri, con un messaggio inviato ai media e alle pagine social, tutti i membri a ricordare con un minuto di raccoglimento e di riflessione il disastro del Bois du Cazier, in particolare ha reso omaggio ai nostri 5 corregionali: Carmelo Di Baio, nato a Montaperto (Agrigento) il 21.11.1920; Sebastiano Campisi, nato ad Augusta (Siracusa) il 03.09.1915; Gaetano Indorato, nato a Sommatino (Caltanissetta) l’1.11.1911; Salvatore Piluso, nato a Caltagirone (Catania) il 18.06.1922 e Calogero Reale, nato a Montaperto (Agrigento) il 27.06.1922.


 


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