PIETRAPERZIA
VIII Raduno regionale A.S.A.S. “Tra arte e tradizioni pietrine”
di Redazione
 Con
la programmazione dei propri eventi l’“A.S.A.S.”
intende recuperare le tradizioni siciliane del passato, di grande valore anche
nel mondo attuale, facendo incontrare l’arte poetica e pittorica con la natura,
le tradizioni e le bellezze artistiche della Sicilia e di Messina, al fine di
rivalorizzare e porre all’attenzione pubblica i luoghi artistici, monumentali e
naturalistici e per favorire un ulteriore interscambio culturale tra i vari
poeti e artisti, saldando nuovi legami di amicizia e conoscenza tra i
partecipanti. Con l’VIII Raduno regionale comprendente il recital poetico dei partecipanti e la mostra collettiva di pittura, che sarà
allestita con la collaborazione dell’“Archeoclub” di Pietraperzia dal 20 al 24
settembre 2017 nel Chiostro dell’ex Convento di Santa Maria del Gesù di
Pietraperzia, si visiteranno i palazzi e le chiese del borgo pietrino, il
santuario Madonna della Cava e il Castello Barresio-Branciforte che racconta la
sua storia millenaria testimoniata da insediamenti umani sparsi nei ben 50 siti
preistorici del suo territorio: come quello esistente in località di Cuddaru d’
Crastu (Tornabé-Mercato d’Arrigo), una fortezza in parte intagliata nella
pietra che ha restituito ceramiche della Cultura di Castelluccio. Secondo
recenti studi, tale sito corrisponde all’antica Città di Krastos, dove nacque
il fondatore della commedia greca, il filosofo e poeta Epicarmo.
L’antica
Petra fu popolata dai Sicani, che controllavano i bacini dei fiumi Himera
inferiore e del Salso, dalla sua “porta” d’ingresso costituita da Sabucina e
Capodarso, su cui Petra domina come una fortezza. In questa località, fu
trasferita la popolazione di una colonia di Siracusa in Calabria chiamata
Caulonia. Petra è citata da Cicerone nelle Verrine. Si evidenziano: - i Palazzi
Tortorici e Deliella, progettati dall’arch. Ernesto Basile e del governatore; -
la Chiesa Santa Maria del Gesù; - la Tilèdda, esposta nei locali del Teatro
Santa Margherita; - la Chiesa del Rosario con l’ex Convento dei Domenicani
(Municipio); - il prezioso crocifisso ligneo della Chiesa della Caterva; - la Chiesa
Madre con i sarcofagi marmorei della Famiglia Barresi, scolpiti dai Gagini nel
1523, e la pala d’altare di Filippo Paladini; - la Chiesa dedicata a Maria SS.
del Soccorso detta del Carmine ove si pratica il culto di “Lu Signuri di li
fasci”.
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