MESSINA
Presentato il progetto “Una Phabula contro il Bullismo”
di Redazione
Si
è svolto, nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni, il convegno di presentazione del progetto
“Una Phabula contro il Bullismo”,
siglato tra la Città Metropolitana di Messina e le Associazioni “FRAME” Sicilia
e l’Arcigay “Makwan” di Messina il 17 maggio, dichiarata dall’Unione Europea “Giornata
internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia”.L’incontro, rivolto ai dirigenti
scolastici, ai docenti e agli studenti di tutte le scuole superiori di Messina
e provincia, è finalizzato a favorire il coinvolgimento del mondo della scuola nella
delicata tematica di combattere il pregiudizio in generale e, in particolare,
il bullismo omofobico e la discriminazione di genere nelle scuole siciliane. Per
la Città Metropolitana, hanno portato i saluti il sindaco metropolitano, Renato
Accorinti, e il segretario generale, avv. Maria Angela Caponetti, che hanno sottolineato
il ruolo dell’Ente intermedio nel promuovere politiche inclusive, rispettose
delle diversità e azioni di prevenzione delle intolleranze, attraverso
protocolli d’intesa con funzione di collante tra i vari attori della società,
in una logica d’inclusione dei “diversi”: su questa base la Città Metropolitana,
già da alcuni anni, ha siglato uno specifico accordo con la UEPE (Ufficio
Esecuzione Penale Esterna), finalizzato ad accogliere soggetti ammessi a misura
alternativa o alla sospensione del procedimento penale con la messa in prova
attraverso lo sviluppo di attività riparative a vantaggio della collettività,
con risultati straordinariamente positivi. Antonina Santisi, assessore ai Servizi
Sociali, plaudendo all’iniziativa per
come è riuscita a costruire con profitto sinergie anche su tematiche assai
delicate, ha dato la disponibilità all’adozione di un analogo protocollo d’intesa
da parte del Comune di Messina.
L’intervento del dott. Marcello La Bella,
del compartimento Sicilia orientale della Polizia Postale, oltre a sottolineare
gli aspetti di responsabilità penale da parte dei minori e delle loro famiglie
previsti nella nuova legge sul Cyberbullismo, sfatando il mito dell’anonimato
di Internet, ha evidenziato il fallimento di tutti gli attori quando si giunge
ad affrontare la problematica dal punto di vista penale, dei ragazzi che, con
grande superficialità e poca consapevolezza, commettono il reato e si trovano
ad affrontare problematiche assi pesanti insieme alle loro famiglie, delle
Istituzioni che non hanno vigilato a sufficienza, della scuola che non riesce a
dare i giusti messaggi, informando nel contempo i ragazzi delle pesanti
responsabilità che comportano determinati comportamenti e, infine, la ricaduta
sulle vittime sempre devastante, a volte drammatica: l’unica arma efficace è
quella della prevenzione e l’educare i nostri ragazzi a un uso consapevole e
responsabile di internet.
Hanno
concluso i lavori il presidente
Associazione “Arcigay Makwan Messina”, Rosario Duca, e la dott.ssa Caterina
Coppola dell’Associazione “FRAME Sicilia”. I lavori sono stati introdotti e coordinati da Sebastiano De Salvo e
Rosaria Landro dell’Ufficio Benessere Organizzativo e Osservatorio
Antidiscriminazione.
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