MESSINA
Dominic e Simona si preparano all’inserimento nel mondo del lavoro
di Mimma Cucinotta
“È straordinario vederli a lavoro, desiderosi
di imparare pieni di entusiasmo”, così ha detto Giuseppe Celi, titolare del
noto Caffè Apollo, di Via Cesare Battisti a Messina, per l’esperienza sul campo
di due studenti diversabili dell’Istituto professionale “Antonello” in
alternanza scuola-lavoro. Dominic Selvaggio e Simona Pettignano stanno, infatti,
vivendo una splendida avventura all’interno dello staff Apollo, che si concluderà
a fine maggio. Per altri due mercoledì, i ragazzi continueranno a partecipare a
tutte le attività del bar, affiancati dai tutor dell’Istituto.
Il
loro sarà un percorso formativo e di preparazione all’inserimento nel mondo del
lavoro, che l’allora ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
Stefania Giannini, ha previsto con la legge di riforma n° 107/15, che all’art. 1 commi 33-44 che introduce e regolamenta l’obbligo
di alternanza scuola-lavoro. Il programma
sperimentale per lo svolgimento di periodi di formazione in azienda rivolto agli
studenti degli ultimi due anni delle scuole secondarie di II grado, lanciato
dalla Giannini, ha coinvolto, nell’ultimo triennio, un milione e mezzo di
allievi per almeno 400 ore negli istituti tecnici e professionali e 200 nei
licei.
L’alternanza
scuola-lavoro, unicum in Europa per il coinvolgimento di tutte le tipologie d’indirizzo
– istituti tecnici, professionali e licei – divenuta obbligatoria nell’ultimo triennio
della scuola secondaria di II grado, con la legge “Buona Scuola”, rappresenta
un “elemento strutturale e di qualificazione dell’offerta formativa” e ha la
finalità di potenziare l’autonomia scolastica, e rispondere alla diversità dei
bisogni degli alunni. Integrazione e inclusione muovono “I work too”, il progetto di riferimento che Maria
Muscherà, preside dell’Antonello, Istituto di eccellenza in vari indirizzi, tra
cui enogastronomia, commercio e accoglienza turistica, ha, orgogliosamente,
avviato per gli allievi diversamente abili.
“Questi ragazzi sono meravigliosi,
intelligenti e vogliosi d’imparare i segreti del nostro mestiere, un’esperienza
unica che ha portato gioia e che spero si ripeterà presto”, ha sottolineato
ancora Celi, alla guida del suo esercizio nel centro storico di Messina, che,
con grande competenza e massima cortesia, svolge il suo lavoro dalle ore 05.00
del mattino fino a sera tardi, dal lontano 1968. Un’attività che nel tempo è cresciuta
e si è affermata per significative caratteristiche aziendali non dovute al caso
e alla improvvisazione, come spesso capita ormai nel delicato settore della
ristorazione. La mirata formazione scolastica di Celi, presso l’istituto
alberghiero, fondato negli anni ‘50, dall’eclettico professor Carmelo Garofalo,
autorevole giornalista messinese scomparso nel 2012, ha, certamente,
contribuito a caratterizzare per qualità e peculiare specialità la sua attività
di operatore economico.
A
guidare Dominic e Simona, valenti studenti dell’Istituto “Antonello”, in questo
viaggio di apprendimento, anche Giannantonio e Assunta, figli del maestro Celi.
“Un’opportunità validissima che punta a
responsabilizzare i giovani a trovare la giusta collocazione lavorativa con la consapevolezza
che il segreto che sta alla base è sempre l’impegno e l’amore per il proprio
mestiere”, ha concluso Giuseppe Celi, soddisfatto per aver messo a
disposizione la sua professionalità con il garbo e l’accoglienza di sempre.
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