PATOLOGIE
Diagnostica molecolare per curare l’asma
di Redazione
Immunoterapia
specifica contro le allergie sempre più precisa grazie alla diagnostica
molecolare e un nuovo farmaco biologico per i pazienti con asma grave: queste
due delle novità di cui ha parlato il professor Giorgio Walter Canonica, responsabile
Centro Medicina Personalizzata: Asma e Allergologia in “Humanitas”, ospite in
studio a Tg2 Medicina 33. Rispetto al trattamento delle allergie “Non abbiamo nuovi presidi, però, abbiamo un
avanzamento per quanto riguarda la possibilità di prescrivere, correttamente, l’immunoterapia
specifica. Abbiamo a disposizione la diagnostica molecolare e questo ci
permette di andare a identificare la porzione di allergene e, quindi, trovare
qual è la cosiddetta sensibilizzazione genuina, quella che, realmente,
determina la problematica al paziente e non le altre sensibilizzazioni che,
normalmente, si trovano anche con le prove cutanee. Questo consente, dunque, di
andare a prescrivere, correttamente e nel modo più preciso possibile, l’immunoterapia
specifica”.
Farmaci biologici contro
l’asma grave
“Da circa un mese, è a disposizione dei
nostri pazienti, dopo circa dieci anni, un nuovo anticorpo monoclonale (quindi,
un farmaco biologico) contro l’interleuchina 5 (mepolizumab), utile in coloro
che hanno un’asma grave, ma che è sottesa da un’infiammazione di tipo
eosinofilo”. È, dunque, indicata solo in quei pazienti in cui l’allergia
vede il coinvolgimento degli eosinofili, un tipo di globuli bianchi.
L’importanza dell’inalatore
“Non basta solo trovare il farmaco giusto, ma
occorre anche somministrarlo con l’inalatore più adatto al paziente che abbiamo
di fronte. L’inalatore è molto importante, si pensi che fornendo al paziente l’inalatore
e il foglio illustrativo con le istruzioni, solo il 20% lo sa utilizzare,
correttamente, ne consegue che il restante 80% non farà la terapia in maniera
adeguata”.
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