GLICEMIA
Il piacere di una buona tazzina di caffè proibito ai diabetici?
di Domenica Timpano
Sulla
bevanda, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, le novità non mancano. A
volte gradevoli, altre volte controverse, gettano, comunque, scompiglio e
inquietano quanti alla famosa tazzina sono legati da un affetto viscerale. L’ultima
novità, in ordine di tempo, è giunta qualche tempo fa dagli Stati Uniti e ci
informa che recenti ricerche, condotte dai ricercatori del Duke University
Medical Center, hanno messo in evidenza che il caffè aumenterebbe il livello di
glucosio nel sangue nei pazienti affetti da diabete di tipo due. A condurre l’esperimento,
è stato il prof. James Care che ha monitorato, per 72 ore, una decina di
pazienti mediante un dispositivo portatile. I dati forniti dal rilevatore
mettevano in evidenza una sorta di curva glicemica con livelli di glucosio che,
nelle persone che assumevano caffeina, aumentava di circa otto punti
percentuali. Dopo colazione, raggiungeva +9%; +15% dopo pranzo e +26% dopo
cena. Al contrario, eliminando la caffeina i livelli di glucosio diventavano
stabili e più facilmente controllabili.
Al
momento, non sono state emanate nuove direttive per la dieta dei diabetici o
divieti drastici con riferimento all’assunzione di caffeina che si trova, fra l’altro,
anche in alcune bibite gassate e nel tè. Rimane la speranza che altri studi
smentiscano tali effetti dannosi e venga concessa, ancora a lungo, anche una
sola tazzina di caffè.
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