TESI DI LAUREA SUL “MUOS”
C’era una volta una riserva naturale orientata: la Sughereta di Niscemi
di Redazione
C’era
una volta una riserva naturale orientata: la Sughereta di Niscemi, in provincia
di Caltanissetta, proprio nel cuore della Sicilia. Sito di Importanza Comunitaria, tutelato da leggi e violato. Una collina
alterata, modificata nella sua conformazione, sventrata, non dalla costruzione
di una villa abusiva magari con una piscina altrettanto abusiva, ma da un
megaimpianto satellitare, il MUOS, a uso esclusivo della Marina Militare USA,
atto a orientare gli strumenti di guerra disumani e disumanizzanti del terzo
millennio.Al
di là dell’impatto ambientale, al di là dell’abuso di legge (è in corso al
Tribunale di Caltagirone un processo per abusivismo contro chi ha rilasciato le
autorizzazioni), al di là dell’eventuale danno alla salute dei cittadini di
Niscemi e di tutto il circondario, quale pensiero politico, economico,
strategico sovraintende a una scelta che passa sulle teste dei cittadini di una
città, di una Regione, di una Nazione libera e democratica, così come recita la
Costituzione?
Come
sono cambiate le abitudini, gli stili relazionali dei gruppi umani niscemesi,
della gente che vive in prossimità di questo impianto? Cosa spinge migliaia di
persone comuni a opporsi a questo progetto
e a costituirsi in comitati? Perché sono scese in campo le “mamme” della zona?
Cosa spinge uno psichiatra a diventare “attivista” ‘No Muos’?Queste
e altre domande con le relative risposte si leggono su “MUOS: questioni territoriali”, la tesi di laurea della neo dott.ssa Maria Rotuletti di Barcellona
Pozzo di Gotto, insegnante di professione, giunta alla laurea “con qualche anno
di ritardo”, ma con lo spirito di chi non si è mai fermata nella vita, che
vuole crescere e lasciare il proprio contributo culturale e umano alla società.
L’autrice
si misura, con rigore scientifico, in un’indagine sociologica, sul MUOS di
Niscemi. Un aspetto del tutto nuovo e, finora, poco esplorato che si avvale di
una ricerca metodologica teorico-empirica, basata, da un lato, sugli aspetti e
sugli effetti geopolitici del pensiero politico e ideologico, come controllo di
territori, corpi, discorsi e, dall’altro, sull’esperienza diretta, sulla
lettura della realtà, sull’incontro con le persone coinvolte. Con documenti
visivi, spunti letterari e sociologici.La
tesi fornisce un nuovo contributo
alla comprensione dei fenomeni relativi ai mutamenti del rapporto tra i popoli
e i loro territori. Una tesi da “110
e Lode” che merita la pubblicazione, relatore il prof. Pier Paolo Zampieri, del
Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche dell’Università di Messina.
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