VILLAGGIO GESSO
Gemellaggio Museo Peloritani con il Museo Etnoantropologico di San Fratello
di Redazione
Una
buona occasione per sottrarre dal
cono d’ombra i Musei Etnomessinesi e offrirli come opportunità per un rilancio
dell’offerta turistica culturale del territorio. È quanto si propone il Focus
promosso dal Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani e dall’Associazione
culturale “Kiklos”, in programma sabato 1 aprile, alle ore 17.30, presso la sede
del Museo di Villaggio Gesso. Dopo i saluti istituzionali dell’assessore
regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, Carlo Vermiglio, - dell’assessore
alla Cultura del Comune di Messina, Federico Alagna; - del curatore scientifico
Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani, Mario Sarica; - del presidente
Associazione culturale “Kiklos”, Salvatore Bombaci, si “accenderà” il Focus
sulla rete dei Musei Etnomessinesi.
Sul
tema “Da silenziosi custodi della tradizione a poli culturali attrattivi del
territorio”, dopo l’introduzione di Mario Sarica, interverranno: - Filippo Grasso
(Università di Messina); - Franz Riccobono (storico del territorio); - Sergio Todesco
(antropologo). All’incontro, che si
svolge sulla spinta di un rinnovato interesse in Sicilia per le reti museali
territoriali e sullo sfondo della legge regionale sugli ecomusei, vera e
propria opportunità per un ripensamento profondo della trama culturale isolana,
seguirà il gemellaggio tra il Museo dei Peloritani e quello
etno-storico-antropologico “E. Latteri” di San Fratello. A sigillare questo incontro nel segno della cultura
popolare, la donazione di un costume di “Giudeo” da parte della realtà
etnografica sanfratellana, cui farà seguito la relazione di Salvo Mangione, fondatore e direttore dello stesso
museo nebroideo, sulla “singolarità della
figura cerimoniale del Giudeo nell’ambito dei riti della Settimana Santa a San
Fratello”.
|