ALIMENTAZIONE
Alimenti salutari… non eccedere!
di Redazione
Alimenti
salutari, importanti per la salute del nostro organismo, possono causare
qualche problema se consumati in eccesso. La dott.ssa Manuela Pastore, dietista
in “Humanitas”, ne spiega il perché in un’intervista rilasciata al “Corriere
della Sera”. Spinaci, bietole e barbabietole contengono gli ossalati, composti
che, unendosi al calcio, possono portare alla formazione di calcoli renali. Nel
mondo occidentale, nella maggioranza dei casi di calcolosi renali, le tipiche
pietruzze sono costituite proprio da ossalato di calcio. L’ossalato è contenuto
anche nei kiwi, nel cacao, nel rabarbaro, nei cereali integrali, nel tè nero e
nei frutti rossi. Chi soffre di calcolosi, dunque, è bene non ecceda nel
consumo di questi alimenti.
Pesce
spada, tonno, squalo, verdesca, palombo, marlin e luccio, ma anche i frutti di mare,
possono contenere il metil-mercurio, un composto organico presente nell’ambiente.
Le raccomandazioni del Ministero della Salute consigliano ai bambini, alle
donne in età fertile, in gravidanza e in allattamento di consumare al massimo
una porzione a settimana da 100 g di questi pesci e non più di due porzioni di
tonno. Via libera, anche più volte alla settimana, a pesci di taglia piccola,
meno contaminati, come sardine, sgombri, branzini, orate, sogliole, trote,
triglia, salmone e a pesci d’acqua dolce, come persico e coregone.
Mandorle,
noci e nocciole sono molto caloriche, si pensi che 100 grammi di noci
contengono 689 Kcal. Sebbene la frutta secca sia fonte di minerali,
antiossidanti e grassi vegetali è, però, molto calorica e ricca di fibre;
occorre, dunque, prestare attenzione, soprattutto se si è in sovrappeso o se si
soffre di colon irritabile. È consigliabile non superare 15 grammi al giorno.
Verdure
a foglia larga e legumi andrebbero consumati con moderazione da chi tende ad
accumulare aria nella pancia; anche l’avocado potrebbe causare meteorismo,
gonfiore o diarrea. Legumi, brassicacee (rape, verza, cavolfiore, cavolo),
carciofi, cardi, castagne, frutta secca sono i maggiori responsabili del
meteorismo. È bene, poi, masticare lentamente e con cura, in modo da agevolare
il lavoro di stomaco e intestino e scongiurare il rischio meteorismo. Questo
disturbo è anche legato al consumo di bevande frizzanti, a quello di gomme da
masticare, caramelle e altri alimenti dolcificanti con polialcoli come il sorbitolo,
il mannitolo e lo xilitolo.
I
LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia)
stabiliscono che il fabbisogno di acqua giornaliero sia di 2 litri per le donne
e 2 litri e mezzo per gli uomini. Il giusto apporto idrico si può calcolare
moltiplicando i chili del proprio peso per 30 (millilitri). Bere troppa acqua
può influire sull’equilibrio di sali minerali presenti nell’organismo, con il
rischio che si riduca la concentrazione dei sali minerali stessi. Un consumo
eccessivo di acqua può essere dannoso per i reni, soprattutto, se l’acqua che
si beve è dura, ovvero ricca in sali di calcio e magnesio, che può favorire la
combinazione con gli ossalati.
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