MESSINA
Solenni festeggiamenti in onore di San Giuseppe
di Anna e Cesare La Rosa
Dopo
intensi momenti di preghiera, la novena preparatoria e altre manifestazioni, lunedì 20 marzo 2017
sono stati celebrati i solenni festeggiamenti in onore del patriarca San
Giuseppe, venerato nell’omonima chiesa retta da monsignor Mario Di Pietro. Accanto
alle funzioni religiose vere e proprie, sono state attuate iniziative che hanno avuto lo scopo di far conoscere una chiesa che
si trova nel cuore della nostra Città e che conserva al suo interno pregevoli
manufatti che costituiscono il tesoro di San Giuseppe. Storia, arte, culto,
sono stati i temi trattati da
studiosi e conoscitori, mentre i canti liturgici sono stati affidati a
prestigiose Corali messinesi. Il tutto è stato organizzato da chi ha a cuore
questa realtà cittadina, dal rettore mons. Mario Di Pietro che tanto ha fatto
in questi anni per far riscoprire il culto di San Giuseppe e far amare una
chiesa che offre possibilità di aggregazione e raccoglimento.
Notevole
è stato l’apporto della Confraternita di San Giuseppe al Palazzo, di cui è governatore
il cav. Domenico Irrera, e di quanti si sono adoperati per la perfetta riuscita
dell’articolato programma, fra cui la
meritevole iniziativa, ormai
consolidata negli anni, di offrire un pranzo ai bisognosi. Molti sono stati
coloro che, grazie anche alle generose offerte dei fedeli, hanno beneficiato di
quest’occasione e si sono ritrovati attorno a una tavola ricca di abbondanti e
gustose pietanze. L’ultimo giorno dedicato ai festeggiamenti è stato vissuto all’insegna del patriarca e la messa
solenne delle ore 18.30, celebrata in un tempio stracolmo di fedeli, è stata la
giusta conclusione della solennità. Ha celebrato il rito don Ernesto Piraino,
novello sacerdote della Diocesi di San Marco Argentano-Scalea, con alle spalle
un bellissimo e toccante percorso del suo innamoramento di Dio, testimonianza
di una vocazione che, se pur tardiva, lo ha portato a lasciare lavoro e affetti
per abbracciare Dio e diventarne ministro.
La
sua omelia è stata una sintesi, fatta con voce emozionata, della santità di San
Giuseppe, uomo pronto a fare la volontà di Dio, sposo della B.V. Maria e padre
di Gesù Cristo, salvatore dell’umanità. Piccoli spaccati della personale
esperienza di don Ernesto hanno inframezzato il momento della riflessione della
Parola del Signore e il pubblico di fedeli, che ha seguito con rapita
attenzione le sue parole, alla fine si è sentito più vicino alla chiesa e al suo
pastore, mons. Mario Di Pietro.
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