MESSINA
CittadinanzAttiva: Inizio di un percorso aperto su piani, programmi e bilanci
di Redazione
Mercoledì 1 marzo, alle ore 10.00, “CittadinanzAttiva” terrà una conferenza stampa a Palazzo Zanca nella Sala Ovale, sui
temi relativi a “Documento Unico di Programmazione, Bilancio Territoriale e Piano
Strategico”. Sarà presente, tra gli altri, il coordinatore provinciale dei
Procuratori dei Cittadini, Luca Eller Vainicher. L’obiettivo
che ci poniamo è la stesura di una macro rendicontazione territoriale 2015-2016
in ottica di network governance, ovvero preparare un macro bilancio consolidato
territoriale provinciale. “CittadinanzAttiva” vuole ampliare gli orizzonti e
andare oltre la limitativa pubblica amministrazione, per individuare i principali
soggetti produttori ed erogatori di servizi che rispondono ai bisogni pubblici
locali. Infatti, non esiste un unico soggetto, ma una molteplicità di
organizzazioni di vario tipo (pubbliche, private o miste) che intervengono, a
vario titolo, per soddisfare le esigenze e la domanda della comunità locale.
Ne
deriva che oltre alla dimensione interna alla classica P.A., nasce l’interesse
dei cittadini per questa dimensione “esterna” della P.A., o comunque “mista”,
che può anche definirsi “new public governance”. Con tale espressione si vuole
enfatizzare una delle prerogative delle amministrazioni pubbliche, ovvero
quella di non essere sole ed esclusive, bensì di far parte di un network di
enti ed aziende (pubbliche, private o miste) che, nell’insieme, realizzano
politiche pubbliche con il fine di soddisfare il bene comune. È
chiaro che il progetto di “CittadinanzAttiva”
non è accademico o scientifico. L’obiettivo, senza chiuderci a possibili
estensioni, s’inquadra nelle finalità statutarie e della nostra mission.
Riteniamo che un vero, attuale e urgente interesse del territorio di Messina,
se non dello Stretto ed oltre, sia quello di attivarsi attraverso 4 singoli
fasi di realizzazione, aperte alle varie collaborazioni:
1) Individuare
il perimetro e raccogliere i principali bilanci pubblici, privati o misti
(ovviamente, in forma riepilogativa per le unità produttive micro o molto
piccole) del territorio messinese e, in un secondo tempo, di quello dell’area
dello Stretto, per aggregare minimamente i dati e sortirne alcune informazioni
d’insieme, per quanto macro e semplificate.
2) Avendo,
così, costruito un minimo data base e un cd abbozzo di consolidato
territoriale, cercare di comprendere le tendenze di carattere socio-economico
(se non altro ancora) in atto.
3) Da
quanto sopra, trarre alcuni spunti di riflessione e di elaborazione per
ipotizzare o formulare taluni orientamenti di fondo da imprimere alle politiche
pubbliche del messinese, tra cui il Documento Unico di Programmazione, tese a
sostenere, appoggiare o spingere alcuni obiettivi condivisibili e comuni nella
stesura dei singoli bilanci di previsione, e relativa programmazione, di
ciascuna entità interessata, in particolare di quelle pubbliche; ciò, ovvio, in
un quadro sinergico per lo sviluppo, la crescita e il lavoro a Messina e nello
Stretto.
4) Eventualmente,
entrare nell’ottica di una prospettiva e di una visione per la Messina del
futuro, attraverso un processo partecipato e in comune, di aggiornamento del
Piano strategico in essere, aperto alla Città.
In
sostanza, sebbene ogni ente o società pubblica o privata abbia la propria
peculiarità, autonomia e soggettività giuridica, il quadro d’insieme, così
costruito, dovrebbe aiutare l’incontro, il dialogo, il dibattito, la
consapevolezza, le scelte e, motivatamente, mettere un minimo a sistema la
sostanza dei diversi bilanci e le relative finalità programmatiche in un’ottica
di collaborativa governance pubblica e di partenariato pubblico/privato o
privato/pubblico. Ciò dovrebbe indurre ad approvare, con la partecipazione se
non col consenso, politiche pubbliche interventiste d’investimento e di
sviluppo economico che massimizzino l’impatto sul territorio per il lavoro e le
imprese.
Tali politiche consapevoli e attive potrebbero diventare punto di
riferimento e orientamento, attraverso una cabina di regia civico-sociale non
solo interna al Comune di Messina o agli altri principali Comuni (Giunta
municipale e/o Consiglio comunale) e Città metropolitana. Ciò per meglio
indirizzare, rispetto ad ora, le ingenti risorse finanziarie stanziate dal
Governo nazionale e da quello regionale anche nel corso del 2016 (o altre
ancora che arriveranno). Così, da stimolare e far attivare anche investimenti
da fuori del nostro territorio, nonché smobilizzare i capitali umani e
finanziari presenti nel messinese.
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