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 sabato 5 ottobre 2013

SALUTE E BENESSERE

Attenzione a zuppe in scatola: Si nasconde Bisfenolo ‘A’ usato per ricoprire lattine

di Redazione


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Attenzione a minestre e cibi in scatola: le lattine in cui esse sono contenute sono rivestite, infatti, da un composto chimico, il bisfenolo ‘A’ (BpA), che può filtrare nel cibo e finire, quindi, nel corpo, con possibili rischi per la salute. A far emergere questo problema è stato uno studio condotto su 75 volontari, pubblicato sul Journal of the American Medical Association.

Il Bisfenolo, già, sospettato di essere dannoso per l’uomo, sin dagli anni trenta, ha avuto grande eco sui media nel 2008, quando molti governi hanno effettuato studi sulla sua sicurezza e alcuni venditori hanno tolto dal mercato i prodotti che ne contenevano. In particolare il BpA sembra essere imputato in numerose malattie dello sviluppo sessuale maschile nel feto, financo, nel calo di fertilità nell’uomo adulto.

Da marzo 2011 è stata vietata alle aziende la produzione di biberon in Bisfenolo A (BpA), la cui commercializzazione e importazione è stata, però, effettivamente, bandita dal primo giugno 2011. La messa al bando del composto organico, sospettato, già da lungo tempo, di essere dannoso per la salute umana, è stata decisa dall’Unione Europea, dopo trattative durate mesi, che hanno portato, finalmente, a considerare il BpA come possibile responsabile di gravi patologie. Si tratta di una sostanza chimica impiegata nella produzione di materie plastiche, tra cui, anche, quelle che, comunemente, si utilizzano per i biberon o per le bibite con il sistema del vuoto a rendere, o le stoviglie di plastica. Il problema legato al suo utilizzo nasce perché piccole quantità possono migrare negli alimenti e, secondo i vari studi che si sono succeduti nei decenni, il BpA sarebbe nocivo all’organismo, in particolare ai bambini, il cui sviluppo cerebrale potrebbe subire danni proprio a causa dell’ingestione attraverso oggetti, quali i biberon.

Ci si pone, intanto, una domanda: “Se fa male al neonato e all’adulto, perché si continua a usare tale componente nelle plastiche?”.

Nella ricerca si è visto, infatti, che il bisfenolo ‘A’ era, rapidamente, ingerito e si trovava in grosse quantità nelle urine delle persone esaminate. In Europa questo composto è stato bandito dai biberon, ma è, ancora, usato nelle lattine per evitare la ruggine e mantenere il cibo fresco. Così, come può essere contenuto in bottiglie e lattine di soft drink.

Sapevamo che le bevande conservate in alcune bottiglie di plastica dura – spiega Jenny Carwile, coordinatore dello studio – potevano far aumentare la quantità di BpA nel corpo, ma, ora, abbiamo dimostrato che, anche, il cibo in lattina lo contiene e questo pone maggiori preoccupazioni, visto il suo largo uso”.

Nello studio i ricercatori hanno chiesto ai volontari, suddivisi in due gruppi, di mangiare una minestra di verdura fresca e una inscatolata, una volta al giorno per cinque giorni.

Dopo un fine settimana di pausa, i gruppi si sono invertiti. I test condotti sulle loro urine hanno rilevato la presenza di BpA nel 77% dei campioni dopo il consumo di zuppe fresche e nel 100% di quelli prelevati, dopo aver mangiato le minestre inscatolate.

Mangiare una zuppa inscatolata al giorno aumenta di ben 20 volte la quantità di bisfenolo. Tuttavia, lo studio non si è concentrato sull’impatto sulla salute, ma pone degli avvertimenti, visto il largo uso di cibo in scatola e, secondo i ricercatori, “sarebbe meglio che l’industria alimentare pensasse a bandire il BpA”.


 


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