MESSINA
Festività di don Bosco: aperta la chiesa del “glorioso” Istituto “San Luigi”
di Alfonso Saya
In
occasione della Festività di Don Bosco,
è stata riaperta, con grande esultanza e gioia da parte degli ex allievi, la
Chiesa annessa al “glorioso Istituto “San Luigi”, purtroppo, chiuso, dopo una
vita ultrasecolare. Piange il cuore vederlo “muto”, silenzioso, ma assordante perché
parla al cuore dei messinesi, specialmente, degli ex allievi. Si è riaperta –
dicevo – per l’occasione, dopo la
richiesta da parte dell’infaticabile presidente Nino Berenato, degli ex
allievi, così pieno di zelo e di entusiasmo salesiano, autore del prezioso
volume “I Salesiani A Messina”. Nino
Berenato ha trasferito “l’eredità oratoriana” ricevuta dal “Glorioso” Oratorio
Salesiano “San Luigi – Boccetta”, guidato dal grande indimenticabile don Giannone. Innamorato di Don Bosco, si considera – come dice lui stesso con orgoglio – un
componente della “Famiglia Salesiana”. Ha preso lui l’iniziativa d’intitolare due scalinate di Messina al Salesiano don
Giannone e al Beato don Rua, primo successore di don Bosco. La richiesta è
stata concessa, con affettuosa disponibilità, dal direttore dell’Istituto
teologico “San Tommaso”, don Franco Di Natale che ha in affidamento la “Casa
Madre delle Case Salesiane messinesi”, cioè il “San Luigi”, definito uno dei
più belli del mondo, da don Luigi Riccero, VI successore di don Bosco. È stata
una felice, emozionante giornata per gli ex allievi salesiani, che hanno partecipato
con tanta devozione la Santa Messa in onore di San Giovanni Bosco. Dopo la
Santa Messa, all’uscita, hanno ricevuto una bella “pagnottella” imbottita con
mortadella di oratoriana, commovente memoria.
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