UNIVERSITÀ DI MESSINA
Giornata di Studi nel ventennale della morte del prof. Sandro Leanza
di Rosa Maria Lucifora
Martedì
24 gennaio, alle ore 09.00, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di
Messina (Piazza Pugliatti) si terrà una Giornata
di Studi per commemorare, nel ventennale della morte, il ch.mo prof. Sandro
Leanza, che fu professore ordinario di Letteratura Cristiana Antica dal 1981
fino alla prematura scomparsa e direttore dell’Istituto di Filologia classica
dal 1987 al 1993.L’iniziativa, che per la rilevanza ha
meritato il patrocinio dall’AICC, dalla Biblioteca Provinciale dei PP.
Cappuccini, dalla Deputazione di Storia Patria, dell’Accademia Peloritana, è
stata promossa dalla prof.ssa Maria Antonietta Barbàra, che ricopre oggi la
stessa prestigiosa cattedra: e tanto più essa giunge opportuna, in quanto
manifesta la continuità e la vitalità presso l’Ateneo messinese di una
lunghissima tradizione di studi sull’antico Cristianesimo.
Il
denso programma della giornata
prevede contributi di studiosi illustri, laici e religiosi, messinesi o di
altre sedi, che collaborarono con il prof. Leanza e ne coltivarono l’amicizia:
dopo il saluto ufficiale del rettore, prof. Pietro Navarra, si avvicenderanno i
proff. Stefano Carabetta, P. Giuseppe Carlo Cassaro, Benedetto Clausi, Lietta
De Salvo, Lucietta Di Paola, Anna Maria Liberati, Cesare Magazzù, Antonio
Nazzaro, Vincenzo Ortoleva, M. Rosaria Petringa, Antonio Pugliese, Grazia
Rapisarda, Antonino Zumbo. Introdurrà e concluderà i lavori la prof.ssa Maria
Antonietta Barbàra.Uomo
di raffinata intelligenza ed elevata umanità, il prof. Leanza seppe coniugare
il rispetto dei valori umani e religiosi, e degli impegni familiari, con un’instancabile
attività di studioso e di maestro: membro dell’Accademia Peloritana, della
Deputazione di Storia Patria e di molte altre, tra le quali vogliamo ricordare
la International Association of Patristic Studies, con sede in Francia.
Visiting
professor presso l’Istituto Teologico San Tommaso, presso quello di Trani,
presso l’Università di Bari, dove profuse ampi saperi di esegesi e catechesi
patristica. Fu fondatore dell’Istituto di studi Cassiodorei, di Squillace e
della sua ricca biblioteca, che diresse fino alla morte, facendone cuore
pulsante di studio e ricerca, di dottrina teologica, di Storia e Storia
religiosa. Fu direttore di collane e riviste, e fecondo autore di pubblicazioni
dedicate ai Padri, alla tradizione Biblica, a città e Santi della Calabria, a
Cassiodoro ed ai suoi scolari.
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