SALUTE E BENESSERE
Donne con più disturbi di ansia e uomini con depressione
di Redazione
Sono nove milioni gli
italiani che soffrono di stress da lavoro, con una prevalenza maggiore per le
donne, che, da sole, rappresentano il 70%. Di queste, almeno 9 su 10, soffrono
di disagi psichici e disturbi dell’umore, come ansia (45%), sindrome pre-mestruale
(43%), irritabilità e tendenza al pianto (41%). Non solo a causa delle difficoltà
a conciliare i tempi di una ‘normale’ vita familiare e professionale, ma, anche,
per un eccessivo carico di impegni, lo scarso dialogo con i vertici aziendali, e
un’allarmante... incertezza del futuro. E tutto ciò si ripercuote sulla salute e
sui rapporti interpersonali. Risulta, spesso e a molte, difficile concedersi un
po’ di relax, anche, dopo il lavoro. E, come se ciò non
bastasse, circa la metà di loro dichiara di non avere né la forza né la
capacità di reagire a questa situazione. A tracciare questo quadro ‘allarmante’
il dipartimento di Neuroscienze dell’ospedale “Fatebenefratelli” di Milano.
“Il genere femminile è più esposto allo stress da lavoro – spiega
Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di neuroscienze – e ha il doppio dei giorni persi, rispetto
agli uomini, per malattia e qualità di vita”. A creare stress nelle donne
sono le forti pressioni lavorative, le barriere culturali che rendono la
carriera manageriale più difficile, le remunerazioni più basse, i rapporti con
i colleghi e il dover gestire la famiglia. “Le
donne giovani – conclude Mencacci – e
quelle che lavorano a contatto con il pubblico sono le più vulnerabili agli
stati di ansia, mentre gli uomini adulti con mansioni esecutive sono più
inclini alle sindromi depressive”.
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