RICERCA ONCO-GENOMICA
Pierluigi Scalia riceve il Premio alla cattedra “Gian Amico Alessandrini” 2017
di Redazione
Il
dott. Pierluigi Scalia – professore aggiunto alla “Sbarro Health Research
Organization”, istituto del Dipartimento di Biologia del College of Science e
Technology, alla Temple University di Philadelphia e direttore dell’ente di
ricerca ad esso affiliato in Italia, “ISOPROG” Onlus – è stato insignito del
supporto privato alla sua ricerca da
parte della famiglia e dagli amici del compianto Gian Amico Alessandrini, nella
Città di Treviso noto e stimato sia come uomo che come professionista. Il
supporto filantropico alla linea di ricerca
oncologica perseguita, che ammonta a 35mila euro, sarà utilizzata dal prof.
Scalia e dal suo team in “ISOPROG”, tanto nella sede della “Sbarro Health
Reseach Organization” negli Stati Uniti (Temple University, Philadelphia) che
in altre sedi affiliate italiane. Il lavoro
di ricerca sarà indirizzato al completamento e l’approfondimento di uno
studio (precedentemente, brevettato in USA), iniziato da Scalia in California
sul ruolo dei fattori di crescita prodotti dal tumore durante la transizione
tra le forme tumorali benigne a quelle francamente maligne. “Questa transizione – spiega il prof.
Antonio Giordano, la cui istituzione ospita la ricerca del dott. Scalia – corrisponde
ad un interruttore che controlla la capacità acquisita di tutti i tumori
solidi, ovvero capaci di crescita tri-dimenzionale, d’invadere e metastatizzare
altri tessuti e, in definitiva, risultare letale. La possibilità di studiare la
serie coordinata di eventi molecolari e genomici attivato da questo
interruttore nel cancro – continua il prof. Antonio Giordano – è, sicuramente, un obiettivo chiave per
quegli scienziati, come il dott. Scalia, impegnati nella personalizzazione dei
trattamenti farmacologico-molecolari in oncologia. La generosità e la visione
della famiglia e degli amici di Gian Amico Alessandrini fanno sì che scienziati
con l’esperienza di Pierluigi Scalia, capaci di sfidare i limiti delle
conoscenze attuali in ambito accademico e privato, possano portare soluzioni
efficaci vicino al ‘letto’ del paziente”.
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