MESSINA
Incontro-dibattito: “Was Shakespeare English?”
di Redazione
Si
è tenuta presso la Multisala Cinema “Apollo” il dibattito dal titolo: “Was Shakespeare English?”, promosso dal “Kiwanis”
Club Rometta-Antonello da Messina. L’incontro,
moderato dall’avv. Silvana Paratore, è stato preceduto dalla proiezione del
documentario-viaggio alla ricerca del vero William Shakespeare, a cura della regista
britannica di origine russa Alicia Maksimova presente all’evento. 97 Minuti in italiano ed in inglese che hanno tenuto col
fiato sospeso i numerosi presenti in sala. Le interviste degli storici, il parlato ed immagini suggestive, hanno
mirato alla ricerca di una importante verità: quella secondo cui il drammaturgo
che ha scritto le opere attribuite a Shakespeare, probabilmente, ha vissuto in
Sicilia, in Veneto e in Lombardia e non era inglese. Maksimova, inglese d’adozione,
regista, sceneggiatrice del suo film, ha tentato, così, come precisato nel suo intervento, di far comprendere come le
conoscenze di luoghi, di persone, di modi di dire e di gerghi dialettali
ricorrenti in molte opere di Shakespeare, difficilmente, sarebbero stati
conosciuti da un residente nel Regno Unito. Dodici gli interpreti che hanno
partecipato al film prodotto dalla “Sirena Global” Productions.
Dopo
i saluti di Loredana Polizzi della Multisala “Apollo”, ha preso la parola il presidente
del “Kiwanis” Club Rometta-Antonello di Messina, Giuseppe Previti, che, nel suo
intervento, si è soffermato sulla
concessione post-mortem concessa al drammaturgo nel 2011 dal Consiglio Comunale
e sulla risposta della Regina Elisabetta II, delibera inviata anche all’ambasciatore
italiano a Londra, al ministro degli Esteri e al Ministro dei Beni Culturali.
Comunicando il riconoscimento della cittadinanza onoraria concessa al drammaturgo,
il Consiglio – ha precisato il presidente del “Kiwanis” Club Rometta-Antonello
da Messina – chiedeva l’accesso alla consultazione dei libri del Bardo. La
Regina ha aggiunto, dopo aver espresso il proprio apprezzamento per l’alto
riconoscimento – come riferisce la sua corrispondente – di preferire non
entrare nel merito. Incisivo il richiamo del presidente del “Kiwanis” Club allo
scrittore-poeta del Regno Unito Antony Burgess Wilson, a conclusione del suo Articolo su William Shakespeare “È tempo che l’Italia ricordi uno dei suoi
figli esuli Apolitici”.
Interessanti
i brevi flash e qualche spunto inedito sulla vita ed opere di William
Shakespeare da parte dell’architetto Nino Principato, studioso di Storia Patria
e autore di diverse monografie sui beni culturali messinesi. L’opera di Shakespeare – ha sostenuto l’arch.
Principato – è frutto di un’associazione editoriale del ‘500 che si componeva
di tre persone, fra cui Michelangelo o Michel Agnolo Florio Crollalanza, che,
probabilmente, era messinese, il quale ha scritto dei libri, fra i quali “Apologia”,
e curato la traduzione del trattato di alchimia di Agricola. I genitori del
drammaturgo, così, non sarebbero stati – ha sostenuto Principato – gli oscuri
John Shakespeare e Mary Arden, ma i più illustri Giovanni Florio e Guglielma
Crollalanza. Partendo già dall’etimologia shake=scrolla e spear=lancia (agita
la lancia) e dal nome, che è il maschile inglese di Guglielma, il sommo sarebbe,
in realtà, Michelangelo Florio, barone Scrollalanza o Crollalancia, che si
sarebbe, con la famiglia calvinista, rifugiato in Inghilterra per sfuggire alla
furia dell’Inquisizione.
È tra le carte ingiallite del tempo – ha concluso
Principato – che si trova la verità sul messinese Michel Agnolo Florio, sul
figlio John, su William Shakespeare e sulla formidabile e immortale
organizzazione letteraria. A concludere la tavola
rotonda, il prof. Angelo Sindoni, docente di Storia Moderna all’Università di
Messina, autore di circa 150 pubblicazioni scientifiche in sedi nazionali e
internazionali che ha illustrato, nel corso del suo intervento, i motivi di contesto ed indiziari secondo i quali non
sussisterebbe alcuna ipotesi di Shakespeare siciliano. Dinamico il dibattito con il numeroso pubblico in
sala composto, tra gli altri, dagli studenti dell’Istituto Nautico “Caio Duilio”;
- dell’Istituto “La Farina-Basile”; - della Scuola Media Istituto “Verona
Trento”; - del Liceo Classico “Maurolico”; - e dell’Istituto “Modica” di
Messina.
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