MESSINA
Marco Grassi è il nuovo Governatore dell’Arciconfraternita dei Catalani
di Redazione
In
questi giorni, l’amministratore apostolico s.e. mons. Benigno Luigi Papa ha
confermato la nomina a nuovo governatore della Nobile Arciconfraterrnita della “SS.
Annunziata dei Catalani” del dott. Marco Grassi, dando seguito a quanto deciso
dai confrati e dalle consorelle dell’antico sodalizio laicale. Il dott. Grassi,
conosciuto in Città per il suo impegno nell’ambito culturale e del volontariato,
storico dell’arte e giornalista pubblicista, all’attivo interessanti
pubblicazioni di carattere storico ed artistico, subentra nella carica di governatore
al prof. Sergio Todesco, dopo un doppio mandato di sei anni. In questa occasione, sono sono stati eletti come
componenti del Consiglio Direttivo: Antonino Bottari, Achille Brunaccini,
Stefania Brunaccini Leonardi, Nicola Grassi, Renato Milazzo e Franco Tumeo. Il
nuovo Direttivo con il rieletto governatore proporranno all’Arciconfraternita e
all’intera cittadinanza nuove iniziative
ed eventi nel solco della
tradizionale attività di culto che vede questo antico sodalizio protagonista
nella vita culturale e devozionale della Città di Messina, dando particolare
attenzione alla storica Chiesa dei Catalani ed alla SS. Annunziata.
La
Nobile Arciconfraternita “SS. Annunziata dei Catalani”, guidata, spiritualmente,
dal rev.do mons. Giuseppe La Speme, fu fondata alla fine del ‘400 da nobili,
cavalieri e mercanti catalani giunti in Città a seguito di Pietro III d’Aragona
e, in seguito, divenne l’Arciconfraternita dell’intera “Nazione Spagnola”
raccogliendo tutte le nobili famiglie di origine iberica. Nei secoli,
commissionò insigni opere d’arte, come l’“Andata al Calvario di
Polido Caldara da Caravaggo”, oggi al Museo di Capodimonte a Napoli ed il “Giudizio
Universale” di Gerolamo Alibrandi, oggi al Museo Regionale di Messina, ed
importanti opere di carità. Nei secoli, ha vantato numerosi e prestigiosi
confrati appartenenti alla più alta aristocrazia ispanica-messinese, ma ormai
per diventare confrate dell’Arciconfraternita dei Catalani non bisogna
dimostrare quarti di nobiltà, ma testimoniare nobiltà di cuore e carità
cristiana.
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