Promossa
dall’Associazione “Umanesimo
e Solidarietà” di Messina, in collaborazione con Cittadinanzattiva
– rete del “Tribunale per i Diritti del
Malato” ed in partnariato con le associazioni: Città Solidale, Civis – MondoNuovo, Scienza e Vita e con lo Sportello per i Diritti dei Disabili,
si è svolta ieri, nel “Salone degli Specchi” della provincia regionale di
Messina, la cerimonia di consegna del Premio Buone Pratiche in sanità,
dedicato alla memoria del prof. Enrico
Trimarchi.
La
cerimonia è stata introdotta dal presidente dell’Associazione “Umanesimo e Solidarietà” che, nel
suo intervento, ha partecipato all’attento pubblico presente le ragioni e le
origini del premio Enrico Trimarchi.
“Non è un’iniziativa estemporanea – ha, infatti, evidenziato il dott. Pracanica – sin dal 2006 ci siamo occupati di intraprendere un percorso d’indagine
per mettere in evidenza quelle strutture sanitarie che potevano essere punto di
riferimento per la salute dei cittadini, senza che questi fossero costretti a
dover intraprendere i tristi e numerosi viaggi per la salute”.
“A distanza di cinque anni – continua il presidente di ‘Umanesimo e solidarietà’ – questo impegno e questa consapevolezza sono cresciuti ad un punto tale
che non potevano più restare tra le pieghe di un dibattito sommesso tra
addetti ai lavori delle associazioni, ma andavano partecipati all’opinione
pubblica. Ecco, in sintesi, le origini di questo premio che ci auguriamo
di vedere, anno dopo anno, assumere un valore e un riferimento, sempre più, per
quanti operano, con senso di responsabilità ed abnegazione, nel settore della
salute”.
Alla
cerimonia sono intervenuti il presidente
del consiglio comunale, Giuseppe Previti, che ha evidenziato “Il
valore pedagogico e simbolico di questa iniziativa che non può essere racchiuso
in un semplice saluto. Ai rappresentanti di ‘Cittadinanzattiva’ e del forum delle associazioni partner, che
hanno promosso questo premio per le buone pratiche in sanità, va tutto l’apprezzamento
ed il sostegno del consiglio comunale di Messina. L’augurio che posso fare a
noi tutti è quello di veder crescere, negli anni, il premio e con esso la
tutela dei diritti dei pazienti di pari passo all’umanizzazione delle cure”.
È,
altresì, intervenuto, il dott.
Sebastiano Tamà, medico di famiglia, che ha espresso “un sincero apprezzamento per l’iniziativa,
voluta e promossa dalle associazioni cittadine, che pone in luce il lavoro
silenzioso e quotidiano di moltissimi professionisti della sanità messinese ed
ha auspicato che questa iniziativa possa crescere, sempre di più, negli anni,
nell’interesse dei pazienti e di tutta la sanità”.
Il dott. Nino Trifilò, che ha portato il saluto del presidente dell’Ordine
dei medici, dott. Giacomo Caudo, ha
ricordato la figura del prof. Enrico Trimarchi ed il ruolo di medico e di
docente da egli svolto che, a distanza di tantissimi anni può, ancora, essere
una figura da emulare per valorizzare l’impegno della professione medica a
salvaguardia ed a tutela della salute dei cittadini, anche, dal punto di vista
dell’attenzione all’individuo.
Così,
l’on.le Giuseppe Laccoto,
presidente della VIa commissione ARS alla sanità ed ai servizi sociali, si è espresso “è con vivo compiacimento che esprimo il piacere di essere presente
a questa iniziativa di ‘Cittadinanzattiva’ di Messina, che ha il merito di puntare i riflettori e segnalare, all’opinione
pubblica, l’importanza di promuovere la maggiore diffusione delle buone
pratiche in sanità, per costituirne un momento di positiva emulazione.
Le risorse destinate alla salute
dei siciliani sono pari al 50% delle somme del bilancio della nostra regione e non
è poco. Occasioni come questa del premio ‘Enrico Trimarchi’ costituiscono un
momento importante per puntellare e tutelare il diritto alla salute dei
cittadini siciliani, ma sono anche delle circostanze tese a valorizzare l’impegno
di quanti sono impegnati ad operare nella sanità, con passione, professionalità
e grande spirito di servizio. La sanità regionale rappresenta un ambito molto importante
dell’azione civica delle associazioni di tutela della salute dei cittadini che
ci auguriamo possa proseguire ed inaugurare un percorso di partecipazione per
affermare, sempre più, ‘una sanità a misura d’uomo’.
Il
premio, per questa prima edizione, è stato assegnato, ex aequo, alle seguenti
strutture: “Divisione di Oncologia Medica” dell’ospedale San Vincenzo di
Taormina, diretta dal dr. Francesco
Ferraù; all’“U.O.C. di Ematologia” del Policlinico “G. Martino”, diretta dalla prof. Caterina Musolino
ed all’“U.O.C. di Ematologia” dell’Azienda Ospedaliera O.R. “Papardo-Piemonte” diretta dalla dott. Maura Brugiatelli.
Il
riconoscimento, il primo in Sicilia in quest’ambito, è assegnato da un forum di
associazioni di tutela dei cittadini a quelle realtà sanitarie che si siano
rese protagoniste di buone pratiche che abbiano contribuito ad un miglioramento
della qualità della vita ed all’accoglienza dei pazienti nei luoghi di cura per
ridurre l’ansia e l’angoscia legata alle procedure e ai protocolli terapeutici.
“Con questa iniziativa si è voluto valorizzare
una sanità che esiste anche nella nostra provincia, più umana e rispettosa
della dignità delle persone – ha dichiarato Andrea Cucinotta – ma si è voluto, altresì, promuovere il
valore culturale e formativo della stessa. È un semplice riconoscimento per chi
lo riceve, ma una testimonianza preziosa per chi l’accoglie per dare impulso ad
un nuovo, ampio impegno dei percorsi di umanizzazione in grado di suscitare
serenità nei pazienti e nei loro famigliari”.
“Oggi (rivolgendosi ai direttori delle
strutture premiate) abbiamo il piacere di
ringraziarvi – ha continuato nel suo intervento, Andrea Cucinotta, vice
segretario regionale di Cittadinanzattiva
Sicilia – poiché da voi la comunità
provinciale riceve un esempio importante. Nulla, certamente, da consegnare alla
grande storia, ma qualcosa che, in essa, confluisce poiché quello che nella
vostra quotidianità andate svolgendo, insieme a tutti i vostri collaboratori, confluisce
nelle vite di altre persone che sono, a loro volta, linfa che può alimentare e
dare significato alle vite di tanti altri nostri concittadini”.
“Quello che ci proponiamo – ha, così,
concluso Andrea Cucinotta – è che, anche,
con quest’attività si possa promuovere, a livello culturale, la trasformazione
della concezione dell’ospedale da ‘luogo
di cura’, il più delle volte vissuto dai cittadini-pazienti come
semplice luogo di sofferenza, a ‘luogo
di cure’, ovvero, di ‘attenzioni’
rivolte alla sfera del sé, consapevoli che non esiste ‘il diritto (utopico)
alla guarigione’, ma un più consapevole e realistico ‘diritto alla cura’”.
Quale
simbolo del premio è stata scelta la coppa del re di Gudea (una riproduzione
artistica realizzata da due appassionati artigiani milazzesi), che regnò, dal
2144 al 2124 a.C., su cui si trova riprodotto il “caduceo”, che è stata
consegnata ai responsabili delle strutture sanitarie premiate: dott. Francesco
Ferraù; prof. Caterina Musolino e dott. Maura Brugiatelli.
Intervenuta, subito, dopo il ritiro del premio, consegnatole dalla prof. Giovanna Trimarchi, figlia del prof. Enrico, la prof. Caterina Muscolino ha posto l’accento,
nel suo breve saluto di ringraziamento, sull’onore ed il piacere di ritrovarsi
insieme ad associazioni e cittadini che con questo loro riconoscimento premiano
tutta una equipe senza la quale non sarebbe possibile raggiungere alcun piccolo
successo ed avere la stima dei pazienti.
La dott.
Maura Brugiatelli, che è stata premiata dal presidente del consiglio comunale,
Giuseppe Previti, ha posto l’accento, invece, sulle similitudini che accomuna la sua divisione clinica a quelle delle altre due strutture
che, oggi, qui presenti, condivido quest’esperienza, tutte accomunate di
lavorare per lo stesso obiettivo; garantire ai cittadini una qualificata
assistenza, senza essere costretti a tristi viaggi della salute. Ma questo
premio ha, con fermezza, voluto sottolineare la dott. Brugiadelli, è il
riconoscimento per un impegno corale che viene svolto, giorno dopo giorno,
senza pensare a nessuna contropartita e che vede protagonisti tutta la
struttura dell’ematologia del Papardo.
L’attività
della divisione di ematologia, diretta dalla dott. Brugiatelli ha ricevuto
anche il personale riconoscimento dei volontari dell’Associazione “VIP” che,
tra l’altro, hanno tributato ai tre direttori un loro personale omaggio
floreale in stile “naif”.
Il dott.
Francesco Ferraù, infine, cui la coppa con l’antico simbolo del “caduceo” è
stata consegnata dall’on.le Giuseppe Laccoto, ha partecipato all’uditorio la
propria commozione non solo per le emozioni suscitategli dalla rievocazione
della figura del prof. Enrico Trimarchi, che aleggia, fortemente, quale simbolo
di una sanità sempre viva ed attuale che mai, ma, anche, per il valore
simbolico che Cittadinanzattiva e le
altre associazioni hanno voluto riservare alla divisione di oncologia medica
del San Vincenzo.
Questo
riconoscimento, che arriva inaspettato, è un premio che condivido con quanti
operano nella divisione di oncologia di Taormina, ma che per tutti noi che lo
riceviamo, un valore simbolico, molto importante, essendoci attribuito dalle
associazioni di tutela dei cittadini nell’ambito della salute.