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 sabato 19 novembre 2011

SALUTE E BENESSERE

I CITTADINI PREMIANO L’UMANIZZAZIONE NELLA CURA DEL PAZIENTE – BUONE PRATICHE IN SANITÀ: PREMIO “ENRICO TRIMARCHI”

di Matteo Cucinotta


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Promossa dall’AssociazioneUmanesimo e Solidarietà” di Messina, in collaborazione con Cittadinanzattiva – rete del “Tribunale per i Diritti del Malato” ed in partnariato con le associazioni: Città Solidale, Civis – MondoNuovo, Scienza e Vita e con lo Sportello per i Diritti dei Disabili, si è svolta ieri, nel “Salone degli Specchi” della provincia regionale di Messina, la cerimonia di consegna del Premio Buone Pratiche in sanità, dedicato alla memoria del prof. Enrico Trimarchi.

La cerimonia è stata introdotta dal presidente dellAssociazioneUmanesimo e Solidarietà” che, nel suo intervento, ha partecipato all’attento pubblico presente le ragioni e le origini del premio Enrico Trimarchi.

Non è un’iniziativa estemporanea – ha, infatti, evidenziato il dott. Pracanica – sin dal 2006 ci siamo occupati di intraprendere un percorso d’indagine per mettere in evidenza quelle strutture sanitarie che potevano essere punto di riferimento per la salute dei cittadini, senza che questi fossero costretti a dover intraprendere i tristi e numerosi viaggi per la salute”.

A distanza di cinque anni – continua il presidente di ‘Umanesimo e solidarietà’ – questo impegno e questa consapevolezza sono cresciuti ad un punto tale che non potevano più restare tra le pieghe di un dibattito sommesso tra addetti ai lavori delle associazioni, ma andavano partecipati all’opinione pubblica. Ecco, in sintesi, le origini di questo premio che ci auguriamo di vedere, anno dopo anno, assumere un valore e un riferimento, sempre più, per quanti operano, con senso di responsabilità ed abnegazione, nel settore della salute”.

Alla cerimonia sono intervenuti il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Previti, che ha evidenziato Il valore pedagogico e simbolico di questa iniziativa che non può essere racchiuso in un semplice saluto. Ai rappresentanti di ‘Cittadinanzattiva’ e del forum delle associazioni partner, che hanno promosso questo premio per le buone pratiche in sanità, va tutto l’apprezzamento ed il sostegno del consiglio comunale di Messina. L’augurio che posso fare a noi tutti è quello di veder crescere, negli anni, il premio e con esso la tutela dei diritti dei pazienti di pari passo all’umanizzazione delle cure”.

È, altresì, intervenuto, il dott. Sebastiano Tamà, medico di famiglia, che ha espresso “un sincero apprezzamento per l’iniziativa, voluta e promossa dalle associazioni cittadine, che pone in luce il lavoro silenzioso e quotidiano di moltissimi professionisti della sanità messinese ed ha auspicato che questa iniziativa possa crescere, sempre di più, negli anni, nell’interesse dei pazienti e di tutta la sanità”.

Il dott. Nino Trifilò, che ha portato il saluto del presidente dell’Ordine dei medici, dott. Giacomo Caudo, ha ricordato la figura del prof. Enrico Trimarchi ed il ruolo di medico e di docente da egli svolto che, a distanza di tantissimi anni può, ancora, essere una figura da emulare per valorizzare l’impegno della professione medica a salvaguardia ed a tutela della salute dei cittadini, anche, dal punto di vista dell’attenzione all’individuo.

Così, l’on.le Giuseppe Laccoto, presidente della VIa commissione ARS alla sanità ed ai servizi sociali, si è espresso “è con vivo compiacimento che esprimo il piacere di essere presente a questa iniziativa di ‘Cittadinanzattiva’ di Messina, che ha il merito di puntare i riflettori e segnalare, all’opinione pubblica, l’importanza di promuovere la maggiore diffusione delle buone pratiche in sanità, per costituirne un momento di positiva emulazione.

Le risorse destinate alla salute dei siciliani sono pari al 50% delle somme del bilancio della nostra regione e non è poco. Occasioni come questa del premio ‘Enrico Trimarchi’ costituiscono un momento importante per puntellare e tutelare il diritto alla salute dei cittadini siciliani, ma sono anche delle circostanze tese a valorizzare l’impegno di quanti sono impegnati ad operare nella sanità, con passione, professionalità e grande spirito di servizio. La sanità regionale rappresenta un ambito molto importante dell’azione civica delle associazioni di tutela della salute dei cittadini che ci auguriamo possa proseguire ed inaugurare un percorso di partecipazione per affermare, sempre più, ‘una sanità a misura d’uomo’.

Il premio, per questa prima edizione, è stato assegnato, ex aequo, alle seguenti strutture: “Divisione di Oncologia Medica” dell’ospedale San Vincenzo di Taormina, diretta dal dr. Francesco Ferraù; all’“U.O.C. di Ematologia” del Policlinico “G. Martino”, diretta dalla prof. Caterina Musolino ed all’“U.O.C. di Ematologia” dell’Azienda Ospedaliera O.R. “Papardo-Piemonte” diretta dalla dott. Maura Brugiatelli.

Il riconoscimento, il primo in Sicilia in quest’ambito, è assegnato da un forum di associazioni di tutela dei cittadini a quelle realtà sanitarie che si siano rese protagoniste di buone pratiche che abbiano contribuito ad un miglioramento della qualità della vita ed all’accoglienza dei pazienti nei luoghi di cura per ridurre l’ansia e l’angoscia legata alle procedure e ai protocolli terapeutici.

Con questa iniziativa si è voluto valorizzare una sanità che esiste anche nella nostra provincia, più umana e rispettosa della dignità delle persone – ha dichiarato Andrea Cucinotta – ma si è voluto, altresì, promuovere il valore culturale e formativo della stessa. È un semplice riconoscimento per chi lo riceve, ma una testimonianza preziosa per chi l’accoglie per dare impulso ad un nuovo, ampio impegno dei percorsi di umanizzazione in grado di suscitare serenità nei pazienti e nei loro famigliari”.

Oggi (rivolgendosi ai direttori delle strutture premiate) abbiamo il piacere di ringraziarvi – ha continuato nel suo intervento, Andrea Cucinotta, vice segretario regionale di Cittadinanzattiva Sicilia – poiché da voi la comunità provinciale riceve un esempio importante. Nulla, certamente, da consegnare alla grande storia, ma qualcosa che, in essa, confluisce poiché quello che nella vostra quotidianità andate svolgendo, insieme a tutti i vostri collaboratori, confluisce nelle vite di altre persone che sono, a loro volta, linfa che può alimentare e dare significato alle vite di tanti altri nostri concittadini”.

Quello che ci proponiamo – ha, così, concluso Andrea Cucinotta – è che, anche, con quest’attività si possa promuovere, a livello culturale, la trasformazione della concezione dell’ospedale da ‘luogo di cura’, il più delle volte vissuto dai cittadini-pazienti come semplice luogo di sofferenza, a ‘luogo di cure’, ovvero, di ‘attenzioni’ rivolte alla sfera del sé, consapevoli che non esiste ‘il diritto (utopico) alla guarigione’, ma un più consapevole e realistico ‘diritto alla cura’”.

Quale simbolo del premio è stata scelta la coppa del re di Gudea (una riproduzione artistica realizzata da due appassionati artigiani milazzesi), che regnò, dal 2144 al 2124 a.C., su cui si trova riprodotto il “caduceo”, che è stata consegnata ai responsabili delle strutture sanitarie premiate: dott. Francesco Ferraù; prof. Caterina Musolino e dott. Maura Brugiatelli.

Intervenuta, subito, dopo il ritiro del premio, consegnatole dalla prof. Giovanna Trimarchi, figlia del prof. Enrico, la prof. Caterina Muscolino ha posto l’accento, nel suo breve saluto di ringraziamento, sull’onore ed il piacere di ritrovarsi insieme ad associazioni e cittadini che con questo loro riconoscimento premiano tutta una equipe senza la quale non sarebbe possibile raggiungere alcun piccolo successo ed avere la stima dei pazienti.

La dott. Maura Brugiatelli, che è stata premiata dal presidente del consiglio comunale, Giuseppe Previti, ha posto l’accento, invece, sulle similitudini che accomuna la sua divisione clinica a quelle delle altre due strutture che, oggi, qui presenti, condivido quest’esperienza, tutte accomunate di lavorare per lo stesso obiettivo; garantire ai cittadini una qualificata assistenza, senza essere costretti a tristi viaggi della salute. Ma questo premio ha, con fermezza, voluto sottolineare la dott. Brugiadelli, è il riconoscimento per un impegno corale che viene svolto, giorno dopo giorno, senza pensare a nessuna contropartita e che vede protagonisti tutta la struttura dell’ematologia del Papardo.

L’attività della divisione di ematologia, diretta dalla dott. Brugiatelli ha ricevuto anche il personale riconoscimento dei volontari dell’AssociazioneVIP” che, tra l’altro, hanno tributato ai tre direttori un loro personale omaggio floreale in stile “naif”.

Il dott. Francesco Ferraù, infine, cui la coppa con l’antico simbolo del “caduceo” è stata consegnata dall’on.le Giuseppe Laccoto, ha partecipato all’uditorio la propria commozione non solo per le emozioni suscitategli dalla rievocazione della figura del prof. Enrico Trimarchi, che aleggia, fortemente, quale simbolo di una sanità sempre viva ed attuale che mai, ma, anche, per il valore simbolico che Cittadinanzattiva e le altre associazioni hanno voluto riservare alla divisione di oncologia medica del San Vincenzo.

Questo riconoscimento, che arriva inaspettato, è un premio che condivido con quanti operano nella divisione di oncologia di Taormina, ma che per tutti noi che lo riceviamo, un valore simbolico, molto importante, essendoci attribuito dalle associazioni di tutela dei cittadini nell’ambito della salute.


 


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