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Castanea: 400 cani al canile “Millemusi” rischiano di rimanere senza cibo
di Redazione
Premesso
che la “Lega Nazionale per la difesa del cane” gestisce, per conto del Comune
di Messina e da oltre 20 anni, il Canile denominato “Millemusi” che, fino a sei
anni fa, era ubicato al Forte “Schiaffino” dove era un canile comunale. Nel
2010, con un’operazione fortemente voluta dall’allora assessore Squadrito e dalla
signora Merenda, all’epoca presidente della sezione della “Lega di Messina”, i
cani sono stati trasferiti dal Forte “Schiaffino” nell’attuale struttura del Canile
“Millemusi” diventando un canile privato sotto la gestione della “Lega”. Da
diversi mesi si è sparsa la voce, nel territorio dell’estrema riviera nord, che
i cani randagi, oltre 400, gestiti presso il canile ubicato nel villaggio
Castanea, territorio ricadente nella VI Circoscrizione, a giorni resteranno
senza cibo per la mancanza di risorse per provvedere a pagare il mangime ai
fornitori. Il personale, composto da 5 dipendenti oltre il veterinario e gli
operatori del canile, non percepiscono lo stipendio da diversi mesi creando
disagi anche alle relative famiglie. Voce di popolo voce di Dio! Il Comune di
Messina, per tutti i servizi erogati dalla “Lega”, paga € 350.000,00 l’anno,
compreso di IVA ridotti € 295,000,00.
La
“Lega, con queste somme, provvede a pagare l’affitto della struttura € 75,000,00
l’anno, al mantenimento dei 5 operai, del veterinario e per il pagamento di
acqua, luce, farmaci necessari per curare gli animali, tasse e l’acquisto del mangime
secco per i numerosi cani ricoverati anche appartenenti a razze pericolose. Si
è sparsa la voce che solo per acquistare i croccantini necessitano circa € 5,500
al mese e l’amministrazione comunale non eroga la somma stabilita per
convenzione da 8 mesi. Il
Canile “Millemusi” è stato sottoposto a ben 4 controlli (da parte dei NAS – ASP
– Polizia Municipale e Guardia di Finanza) e sembra che, a seguito dei suddetti
controlli, il Canile e la sua gestione sono risultati in perfetta regola e,
quindi, sciolti da ogni dubbio. Mi sembra di ricordare che il canile è stato
oggetto di sopralluogo anche da parte di qualche consigliere comunale. Si è
sparsa la voce, inoltre, che il “Millemusi” sia stato giudicato il miglior “Canile”
ricadente in Sicilia.
Ricordo che i cani randagi, accalappiati nel territorio
di Messina e allocati presso il Canile privato di Castanea, sono di proprietà
del sindaco, il quale deve provvedere al loro benessere al mantenimento con
cure mediche e cibo in base alla legge 15/2000. Premesso
ciò, chiedo all’assessore per il “Benessere Animali” Daniele Ialacqua, avendo
lo scrivente molta fiducia sul suo operato, di indire una riunione,
urgentissima, da tenersi presso gli uffici dell’assessorato alla presenza del sindaco,
del dirigente alla sanità comunale, del responsabile della “Lega” che gestisce
il Canile “Millemusi” ed il sottoscritto. Bisogna fare presto perché il Canile
è in ginocchio e non possiamo fare morire i nostri migliori amici. Ciò
diverrebbe un reato penale.
Mario Biancuzzo,
consigliere della VI Circoscrizione – Messina
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