“.. Il mio cavallo sono io”,
così, recita un canto Navayo ed è, così, che il dott. Matteo Allone introdusse,
nel 2001, il 1 ° Convegno
sull’Ippoterapia della provincia regionale di Messina, che si è tenuto
presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi.
Abbiamo chiesto, adesso,
al dott. Allone: “Quando ha capito che
l’ippoterapia era benefica per il malato psichico?”.
“Quando lavoravo, in
qualità di medico psichiatra, presso l’ospedale “Lorenzo Mandatari” – così,
spiega – accompagnai i miei pazienti
presso l’associazione sportiva ‘Conca d’Oro’, gestita da Giuseppe Ciccolo, e fu
lì che notai i miei pazienti, soprattutto, alcuni soggetti autistici, tutti
chiusi in se stessi, assorti nei loro pensieri che iniziavano ad aprirsi a
questo animale. Il cavallo ti
attende, non ti chiede nulla, non ti giudica, ma ti accetta così come sei”.
Io posso raccontarvi della
mia esperienza con il cavallo.
La prima volta che
cavalcai non avevo paura dell’altezza di questo strano animale ed ero molto
incuriosita per averci provato.
Insieme a noi, oltre al
dott. Allone, c’era anche il tecnico della riabilitazione psico-fisica, la dott.
Graziella Mavilia che introdusse della musica con dei cd musicali a far da
sottofondo alle nostre cavalcate. Il brano musicale che ascoltai fu I live forever. Mi sembrava di essere al
settimo cielo, il cavallo mi infondeva forza, mi condusse in una vasta discesa
e mi sentivo come rigenerata.
Un’altra esperienza che
voglio raccontarvi l’ho avuta con Chery, un cavallo bianco. Ai tempi ero
innamorata, ma non corrisposta, di un tale di nome Francesco, un utente del centro
diurno “Camelot”. Salì sul cavallo mentre suonava in sottofondo una canzone di
Eros Ramazzotti, dal titolo Solo ieri,
e più ascoltavo il brano più le parole sembravano cogliere quello che sentivo
in quel momento. Capì che non dovevo abbandonare ciò che di buono avevo
costruito sino a quel momento; come svolgere il mestiere di imprenditrice di
azienda no-profit che stavo svolgendo con profitto. La canzone terminava con la
frase: “solo ieri c’era solo lei” e, improvvisamente, come per magia incontrai
questo ragazzo.
“L’ippoterapia è molto funzionale alla riabilitazione psichiatrica –
dichiara il dott. Matteo Allone – in
quanto il rapporto che si stabilisce con il cavallo crea uno spazio
transizionale, di gioco e questo spazio viene riempito di emozioni, affetti,
pensieri che sono costruttivi per il raggiungimento di un nuovo equilibrio
psico-motorio”.
Al momento l’attività d’ippoterapia
è svolta, saltuariamente, per problemi organizzativi, ma sarebbe bene
incentivarla affinché gli utenti del centro diurno “Camelot” ne possano
usufruire.