MESSINA
Presentato il Libro di poesie “Il mondo sommerso dell’anima” di Rosalba Di Pietro
di Maria Schillaci
A
Messina, nel pomeriggio del 23 settembre, presso il Salone delle Bandiere di
Palazzo Zanca, si è svolta la Presentazione
della Silloge poetica della dott.ssa
Rosalba Di Pietro. Relatori dell’Evento
sono stati: Vittoria Arena, Pasquale Ermio, Maria Romanetti, Domenica Timpano.
Presente anche l’artista Carmen Crisafulli che, con le sue Opere, ha “impreziosito” la Silloge
poetica. L’Evento è iniziato con la calorosa benedizione di Padre Bruno. La
lettrice poetica Clara Russo ha “dato voce, vita” agli emozionanti versi della
poetessa Rosalba Di Pietro. Dalle parole della poetessa e dei relatori presenti
che hanno commentato i versi della Silloge,
è emersa la straordinaria sensibilità dell’autrice, il suo amore fortissimo
verso la natura che fa nascere delle similitudini reali, vive. Ogni elemento
della natura, come animali, fiori, e, in particolare, il mare, sono
protagonisti delle sue poesie. Traspare dalle liriche, la grande fede, l’intenso
amore verso Dio e verso il suo Piero, l’uomo che ha conquistato il suo cuore e
che, purtroppo, le è stato strappato dalla morte.
La
tristezza senza confini di una perdita così amara, fa capolino dalle sue righe.
Quello verso Piero, descritto come un “angelo” che avvicina a Dio, è un amore
vero, tenace, che vivrà sempre nell’animo meraviglioso dell’autrice,
accompagnandola, proteggendola. La poetessa Rosalba ama moltissimo le
conchiglie, le custodisce anche in una collezione e le descrive come “perle
preziose” tra le ruvide pietre marine. Viene sottolineata dai relatori l’antitesi
curiosa tra l’aspetto esteriore mediterraneo, passionale dell’autrice: lunghi
capelli neri, una bella presenza, grandi occhi neri profondi ed il suo animo
delicato, dolce, timido di donna d’altri tempi, di “donna angelo”.
Rosalba
Di Pietro, include nella sua Opera,
le poesie scritte, inizialmente, e quelle “mature”. Viene, così, paragonata ad
un bruco che diventa una farfalla che vivrà in eterno grazie ai suoi versi. Sa
cercare “negli abissi dell’anima”, come è stato detto, ciò che sfugge alla
società, attingendo anche alla favola per contrastare le miserie che accadono. Difende
anche le donne, nei suoi componimenti.
È
una poetessa che ama la semplicità delle piccole cose, per lei la felicità
coincide con la serenità e mostra il suo animo speciale, vestito d’amore in
ogni suo verso, senza mai celare il suo essere, le sue emozioni così forti da
accarezzare l’animo del lettore, tanto da farlo “immergere”, realmente, in
ognuna di esse, ricordandoci il titolo del suo Libro. La dott.ssa Rosalba Di Pietro ha, gentilmente, risposto
anche a delle domande:
Quando ha iniziato a
scrivere il Libro “Il mondo sommerso dell’anima” che messaggio sentiva di voler
dare a tutti coloro che lo avrebbero letto?
Andare
al di là della superficialità delle cose, di vedere, profondamente, il senso
della vita.
Nel suo Libro, le conchiglie
sono state definite come “perle preziose” tra le ruvide pietre marine. Cosa
rappresentano, metaforicamente, nella sua vita?
È
una metafora che si ricollega a qualcosa di nostalgico, perché la conchiglia è
un guscio vuoto che non ha vita in sé.
C’è qualcosa che
vorrebbe comunicare a tutti i lettori di “FilodirettoNews”?
Guardare
al di là dell’apparenza delle cose, perché le cose non sono come appaiono esteriormente,
ma come sono interiormente.
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