MILAZZO
Siglato al lido “Open Sea” il Progetto “MIA”
di Redazione
L’obiettivo è
garantire a tutti delle giornate a mare svolgendo attività ricreative sia in
acqua che in spiaggia, con l’assistenza e la presenza continua di tecnici
specializzati e volontari. Presentato oggi a lido “Open Sea” di Milazzo il Progetto “MIA” (Mare integrazione
accessibilità). Il lido accessibile, gestito dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, è stato riaperto
parzialmente e con qualche disagio, dopo l’incendio del 12 gennaio 2016. L’AISM ha avviato subito una campagna di
sensibilizzazione e di raccolta fondi per ricostruire ancora più grande e più
attrezzato il lido di Riviera di Ponente. Per ripartire, stamane, è stato
siglato il protocollo tra INAIL sede
di Messina e Milazzo, FINP
(Federazione italiana nuoto paraolimpico) Delegazione Regionale Sicilia, CIP (Comitato Italiano paraolimpico)
Sicilia e AISM Onlus per il progetto “MIA”
(Mare integrazione accessibilità) finanziato dalla Direzione INAIL Sicilia per garantire alle persone
con disabilità la fruibilità dei servizi di spiaggia e delle attività di
balneazione. “La finalità del Progetto
– spiega Diana Artuso, direttore INAIL
Messina e Milazzo – è favorire la vita di
relazione, incentivando spazi e luoghi d’integrazione e socializzazione,
contrastando condizioni di isolamento sociale”.
Si punta a favorire il
turismo accessibile, per consentire a chiunque di vivere una vacanza in modo
soddisfacente. “Per il secondo anno –
ha spiegato Angelo La Via, presidente regionale AISM – ospitiamo questo
progetto sull’accessibilità per garantire la vacanza a tutti. È stato infranto un sogno delle persone con
disabilità il 12 gennaio scorso e noi non vogliamo deludere le aspettative ed
abbiamo voluto riaprire, anche se con qualche disagio. Il nostro valore
aggiunto è anche questo progetto MIA per la piena inclusione che rende
possibile la balneazione a tutti. In questi anni abbiamo garantito alle persone
di sentirsi libere e autonome il più possibile nonostante gli effetti della
disabilità. Devo ringraziare chi ci ha permesso di riaprire e chi ci permette
di ricostruire un lido ancora migliore: AVIVA community con la piattaforma di
crowfunding; la Raffineria di Milazzo; il Rotary club di Sant’Agata, i
Portatori di San Francesco e gli amici di Edy, associazione di famiglie di
bambini disabili, e il gruppo Faranda”. L’assessore alle politiche sociali,
Giovanni Di Bella, ha ricordato che l’amministrazione “ha sposato il progetto Open Sea, nato per i meno fortunati. Per noi è
bello essere di nuovo insieme dopo quello che è successo”. Presente l’ing.
Luca Franceschini di Raffineria Mediterranea: “Sin dall’inizio abbiamo instaurato un rapporto con il lido gestito da
AISM. Io dico sempre che l’associazione è fatta dalle persone. Frequento questo
lido, bello, dove si vive l’integrazione. Adesso dobbiamo subito pensare al
lido nuovo”.
Antonino Gambino della FINP
ha spiegato il progetto: “Nasce sei anni
fa: mettiamo a disposizione istruttori e tecnici. Diamo l’accessibilità in
acqua e come Federazione mettiamo a disposizione assistenti: le persone entrano
in acqua ed hanno la possibilità di nuotare, in sicurezza. Dopo l’incendio
avevamo pensato che saltasse il progetto ed invece l’AISM lo ha voluto con
tutte le forze. L’obiettivo è dare la normalità a tutti”. A firmare il
protocollo anche Fabio Chillemi del Comitato
Italiano Paraolimpico. “È un
grandissimo onore essere qui come INAIL – ha detto il direttore Diana
Artuso – firmare questo protocollo in
questa sede ha un valore fortemente simbolico. Non ci si allontana nei momenti
di difficoltà. Per i gesti di criminalità così devastanti, ci deve essere
disapprovazione sociale diffusa. Ringrazio la Federazione Italiana Nuoto Paraolimpico,
AISM, per esempio concreto di innovazione sociale. In questo esperimento si
mettono a fattore comune esperienze di pubblico e privato. In questo modo
costruiamo anche un nuovo modo di dare servizi sul territorio. Costruiamo una
rete sul territorio”.
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