DICCI LA TUA
Continuità territoriale e persone con disabilità
di Redazione
Come è noto, in
Sicilia, lo Stato di Diritto non esiste. Pertanto Rfi, Capitaneria di Porto e
quant’altri hanno responsabilità in materia, possono tranquillamente ignorare
la legge ed obbligare tutti i cittadini, compresi gli invalidi e gli anziani, a
scendere dai treni durante la traversata dello Stretto di Messina. Con tale
provvedimento, vengono violate sia la “Convenzione sui diritti delle persone
con Disabilità” che la legge n. 67 del 1 Marzo 2006 “Misure per la tutela
giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni”. Ci
auguriamo che prontamente tale iniquo provvedimento venga revocato. In caso
contrario, poiché la legge citata prevede la “tutela giurisdizionale”, sia in
caso di discriminazione diretta che indiretta, il Tribunale dei Diritti del Malato mette a disposizione dei cittadini
interessati, che si ritengono danneggiati da nuove procedure apparentemente
motivate da ragioni di sicurezza (ignorate, se reali, da decenni!), i propri
legali, giacché il comportamento discriminatorio, nel caso che ci occupa, è
evidente. È facoltà del “giudice, oltre a
provvedere, se richiesto, al risarcimento del danno, anche non patrimoniale,
ordina la cessazione del comportamento, della condotta o dell’atto
discriminatorio, ove ancora sussistente, e adotta ogni altro provvedimento
idoneo, secondo le circostanze, a rimuovere gli effetti della discriminazione,
compresa l’adozione, entro il termine fissato nel provvedimento stesso, di un
piano di rimozione delle discriminazioni accertate”.
Angela Rizzo - Coordinatrice Provinciale del TdM di
CittadinanzAttiva
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