OSPEDALE BAMBINO GESÙ DI ROMA
QUANDO UN GESTO D’AMORE PUÒ SALVARE UNA VITA
di Redazione
Una bimba di un anno e
mezzo è salva grazie ad un trapianto di fegato da vivente: la madre le ha
donato una parte del suo organo. L’intervento, il primo del genere nel Lazio, è
stato effettuato il 5 ottobre all’ospedale Bambino
Gesù di Roma. La mamma, di 24 anni, ha offerto parte del suo fegato alla
figlia affetta da cirrosi biliare, una malattia terminale del fegato la cui
unica soluzione terapeutica è la sostituzione dell’organo.
Il trapianto ha impegnato
le equipe trapiantologiche del Bambino
Gesù per 10 ore. La mamma ha donato il secondo e il terzo segmento (su
otto, di un fegato intero) corrispondenti al lobo epatico sinistro, quello più
piccolo. Sia la mamma, sia la piccola hanno superato senza problemi le
rispettive operazioni e stanno bene. Grazie a questo intervento, sottolinea l’ospedale
pediatrico, la paziente potrà riprendere a condurre una vita normale.
Uno dei principali
vantaggi del trapianto da vivente per la piccola è stato di non aver dovuto
aspettare in lista altri mesi, considerando che la sua condizione peggiorava
giorno dopo giorno. Recenti studi epidemiologici, spiega il Bambino Gesù, hanno confermato da un
lato la sicurezza della donazione da vivente, dall’altro la superiorità del
trapianto da vivente, in termini di qualità funzionale e di sopravvivenza dell’organo
a lungo termine, rispetto a quello da donatore non vivente. Anche la qualità e
l’aspettativa di vita del donatore rimangono del tutto analoghe a quelle del
resto della popolazione.
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